PALERMO – Con 500 gemme dell’Albero Falcone, che partiranno alla volta di altrettante scuole italiane, la città di Palermo ha aderito al progetto “Un albero per il futuro“, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica e avviato dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità.
Il progetto, legato al tema della sensibilizzazione dei giovani sui temi del cambiamento climatico e dell’importanza della protezione della biodiversità si arricchisce quindi con un albero che è anche simbolo dell’impegno dello Stato e della società civile contro le mafie.
Alcune gemme del famoso “Ficus macrophylla columnaris magnolioides“, che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, sono state prelevate grazie alla collaborazione fra il Settore Ville e Giardini del Comune di Palermo, i carabinieri, la Fondazione Falcone e la Soprintendenza di Palermo e saranno duplicate al Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano.
Alla cerimonia di prelievo delle gemme avvenuta stamattina era presente, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, l’assessore Toni Costumati, che ha sottolineato che, oltre “all’alto valore simbolico, l’iniziativa di oggi assume particolare rilievo ed importanza unendo la promozione della cultura della legalità e con la salvaguardia ambientale”.
Per il sindaco Leoluca Orlando: “L’Albero Falcone con questa iniziativa è al centro di una forte cultura di affermazione della legalità dei diritti in un tempo di transizione ecologica. È una iniziativa rivolta ai giovani e di grande visione di futuro che coniuga memoria e nuova stagione dei diritti in una prospettiva ecologica”.
Costumati ha poi confermato “l’impegno dell’Amministrazione comunale per le successive iniziative che seguiranno per la preparazione della giornata del 21 novembre, in occasione della giornata dell’albero”.