Omicidio Zona Industriale, perché l’amica doveva essere “punita”

Omicidio Zona Industriale, perché l’amica doveva essere “punita”

CATANIA – Salgono a galla nuovi dettagli sull’omicidio che, avvenuto oggi nella Zona Industriale di Catania, vede coinvolti due coniugi e un’amica della donna. In base a quanto emerso, il bersaglio principale del killer era Cetty De Bormida, amica della moglie. La “colpa” della donna sarebbe stata quella di aver tentato di convincere Anna Longo, moglie del 52enne, a lasciare il coniuge. Questo sarebbe stato un motivo sufficiente, secondo il marito, per fare fuori la confidente di sua moglie. Tuttavia, l’uomo non si sarebbe limitato a ciò, poiché nel suo mirino c’era anche la moglie, ferita e adesso ricoverata al San Marco.

OMICIDIO ZONA INDUSTRIALE CATANIA - CETTY DE BORMIDA MORTA

In foto la vittima, Cetty De Bormida

Chi è Piero Maurizio Nasca

Piero Maurizio Nasca, su cui gravano le accuse, era sotto processo per violenze contro la consorte. In passato era stato denunciato anche per reati contro il patrimonio ed era stato anche sottoposto nel 2018 all’ammonizione da parte del Questore. Nonostante tutto, sembra che Anna Longo avesse dato un’altra possibilità al marito.

Cosa è accaduto alla Zona Industriale di Catania

Le dichiarazioni di Rosaria Leonardi, responsabile del Coordinamento donne Cgil

È uno stillicidio straziante, che avviene a pochi giorni di distanza dai femminicidi di Giulia Tramontana e PierPaola Romano“, ha esordito Rosaria Leonardi, responsabile del Coordinamento donne Cgil.

Come Cgil catanese siamo da settimane al lavoro per potenziare i nostri servizi di assistenza anti violenza, ma è necessario lavorare insieme ad associazioni, scuole, università affinché già le nuove generazioni comprendano che al disagio delle relazioni affettive non si risponde con la violenza. Siamo certi che l’educazione affettiva sia al centro di questi disagi. I partner non sono di nostra proprietà. A uomini giovani e meno giovani andrebbe proposto un percorso nuovo e profondo. Va ovviamente continuato il lavoro di sostegno per chi denuncia o è in procinto di denunciare“.

La confessione del killer

L’uomo, subito dopo i fatti, ha chiamato la Polizia per consegnarsi e confessare quanto accaduto. Nasca si trova ancora nella sede della Squadra Mobile della Questura di Catania. Quando è stato bloccato dagli agenti delle Volanti era sotto shock.

La prima chiamata arrivata al numero unico di soccorso, il 112, è stata fatta da alcuni cittadini che erano in zona e parlavano di due donne investite da un’auto. Successivamente ha telefonato anche il 52enne, che era ancora in auto, e nei pressi della Zona IndustrialeNasca ha seguito il consiglio dell’operatore: fermasi nel posto in cui era e attendere l’arrivo della pattuglia.

Sotto shock anche la moglie che ha parlato con gli agenti di Polizia intervenuti sul posto prima di essere portata in ospedale. Gli inquirenti stanno acquisendo i filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza della zona.

L’uomo si trova in stato di fermo: il provvedimento è stato emesso dalla Procura Distrettuale; si ipotizzano i reati di omicidio e tentato omicidio aggravati.

Fonte foto Orietta Scordino – Ansa Sicilia