Omicidio Zen, rinvenuta la probabile arma del delitto. Fermi non convalidati

Omicidio Zen, rinvenuta la probabile arma del delitto. Fermi non convalidati

PALERMO – Potrebbero essere davvero importanti gli sviluppi di oggi delle indagini sull’omicidio di Franco Mazzè.

Nel giorno in cui il gip di Palermo, Luigi Petrucci, ha deciso di non convalidare il fermo per Fabio Chianchiano e Stefano Biondo, sarebbe stata ritrovata l’arma che uccise il pregiudicato nell’agguato nel quartiere popolare Zen.

Potrebbe essere infatti la stessa Taurus 9×21  quella ritrovata nel primo pomeriggio di oggi in via Leonardo Pisano. Oltre al fatto di essere stata ritrovata nella stessa strada indicata dal reo confesso Chianchiano, a portare la polizia su questa pista sarebbe stata una telefonata anonima.

Inoltre, la stessa strada e quelle limitrofe proprio ieri pomeriggio erano state perlustrate per ore dagli uomini della squadra mobile, ma senza successo. Un ulteriore indizio che rende ancora più plausibile l’ipotesi che l’arma sia stata piazzata oggi stesso, poco prima della telefonata al 113.

La pistola, come detto, è dello stesso tipo di quella che ha sparato sia contro Mazzè che contro l’abitazione di Michele Moceo, amico del pregiudicato. Ma solo dopo la perizia balistica si saprà con certezza se si tratta della stessa arma dell’omicidio.

Intanto, come detto, il giudice Petrucci ha deciso di non convalidare l’arresto ma ha comunque disposto la misura di custodia cautelare in carcere sia per Chianchiano che per Stefano Biondo, accusato di tentato omicidio, accogliendo così la richiesta del pm Gery Ferrara.