Un violento terremoto ha colpito la regione russa della Kamchatka. Scosse di magnitudo 8,8 che hanno innescato un’allerta tsunami nel Pacifico: dal Giappone fino alle coste occidentali degli Stati Uniti.
Stando a quanto si apprende dall’USGS, l’epicentro è stato registrato a 136 km a est di Petropavlovsk; ipocentro di 19 chilometri. Il terremoto si è verificato alle 8,24 locali – poco dopo la mezzanotte in Italia. Ebbene, uno tra i 10 terremoti più violenti mai registrati, che ha provocato onde fino a quattro metri in tutto il Pacifico, che ha messo in pericolo persino le Hawaii.
Ad aver lanciato l’allarme tsunami l’US Pacific Tsunami Warning Center, con sede a Honolulu.
Allarme tsunami nel Pacifico: costa occidentale americana a rischio
Lo tsunami ha inizialmente colpito la zona costiera di Severo-Kurilsk, inondando il porto e la cittadina dell’estremo oriente russo. Onde che – oltre a essere arrivate alle Hawaii e in Alaska – potrebbero colpire l’isola di Guam, l’Ecuador e l’intera costa ovest americana, da Washington alla California.
Allarme diramato anche in Perù e alle Galapagos.
Diversi feriti in Russia
Arrivano, nel frattempo, le parole del governatore della Kamchatka, Vladimir Solodov, che ha spiegato come il terremoto di oggi sia stato “grave e il più forte degli ultimi decenni”. Sono numerosi i feriti, ma per fortuna nessuna vittima.
Stando a quanto si legge in un post del governatore della regione russa di Sakhalin – anch’essa inondata dallo tsunami – Valery Limarenko, gli abitanti rimarranno al sicuro sulle alture finché la minaccia non sarà superata.
Nessuna vittima in Giappone
Danni e numerosi feriti anche in Giappone. Nel frattempo, si è provveduto a evacuare gli operai impegnati nei lavori di smantellamento della central e nucleare di Fukushima Daiichi, nella regiona nord ovest del Tohoku.
Secondo quanto si apprende dall’Agenzia nazionale del Giappone per la gestione degli incendi e dei disastri, gli avvisi di evacuazione riguardano 207 città e paesi – nello specifico, quasi 2 milioni di persone. Fortunatamente, nessuna vittima.
I terremoti avvenuti in Kamchatka
Diversi terremoti hanno interessato la Penisola dell’estremo oriente russo anche nei giorni scorsi. Lo scorso 20 luglio, ad esempio, sono state registrate scosse molto forti, di magnitudo tra 6.6 e 6.7 e una di 7.4.
Il terremoto più forte verificatosi nella zona risale al 1952, 9.0 sulla scala Richter.
Foto di repertorio