MONDO – Cresce la tensione a livello internazionale per l’acuirsi della crisi tra Russia e Ucraina. Nel corso dei giorni precedenti Mosca avrebbe già distribuito le proprie forze militari di terra ai confini con l’Ucraina e resta alta la possibilità di un’invasione armata.
Motivo del possibile scontro la richiesta più volte rilanciata dal Governo russo alla NATO di affievolire la propria “influenza” sul Paese, consentendo così alla Russia di estendere il proprio controllo e respingere una presunta “espansione” verso est dell’Occidente.
A calmare momentaneamente le acque ci ha pensato il ministro della Difesa ucraino, Alexei Reznikov in un’intervista alla televisione Ictv di Kiev, ripresa dall’agenzia di stampa Interfax. Secondo il ministro, l’eventualità di una minaccia da parte dei russi al momento “non esiste“.
“Ci sono scenari rischiosi, sono possibili in termini di probabilità in futuro ma a oggi una tale minaccia non esiste“, ha aggiunto Reznikov. “Fino ad oggi le forze armate russe non hanno creato unità d’attacco tali da mostrare che siano pronte a un’offensiva domani“.
Nelle scorse ore, intanto, l’Ucraina ha affermato di essere riuscita a neutralizzare un “gruppo criminale” appoggiato da Mosca che stava preparando un attacco. Non mancano, intanto, le reazioni da parte dell’Unione Europea.
Un portavoce della Commissione Ue ha dichiarato che se la Russia “si imbarca in future violazioni della sovranità territoriale ucraina o in aggressioni reagiremo in maniera molto forte, ci saranno conseguenze politiche forti e saranno inflitti massicci costi economici all’aggressore“.
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