UCRAINA – Sale nuovamente l’apprensione a Chernobyl, in Ucraina, per il rischio radioattivo connesso al conflitto attualmente in corso nell’ex Paese sovietico. Nell’area della centrale nucleare, infatti, sono esplosi una serie di incendi che hanno distrutto oltre 10mila ettari di foresta.
Proprio questi roghi, secondo il parere del commissario per i diritti umani della Verkhovna Rada, Lyudmila Denisova, avrebbero causato un aumento dei livelli di inquinamento radioattivo dell’aria. Proprio a causa della presenza dei soldati russi, risulta impossibile intervenire sul posto per domare le fiamme.
Il vento, adesso, rischia di trasportare i radionuclidi rilasciati nell’atmosfera con rischio per le popolazioni del Continente, in primis quelle di Bielorussia e Ucraina.
“Dopo 26 giorni siamo riusciti a ruotare parzialmente il personale della centrale di Chernobyl che si è trovato ostaggio dei russi dal primo giorno dell’invasione. Stiamo continuamente negoziando perché queste rotazioni avvengano più frequentemente, e non ogni 20 giorni“, ha commentato nel frattempo Yuriy Fomychev, sindaco di Slavutych.
“Non si tratta per ora di ripristinare il lavoro completamente e sostituire del tutto il personale, ma di una trattativa per un avvicendamento più frequente“.
Fonte foto: Pixabay
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