L’azienda Opsys pubblica un annuncio di lavoro dedicato ai gamer

L’azienda Opsys pubblica un annuncio di lavoro dedicato ai gamer

Dagli UK arrivano spesso notizie molto interessanti e un po’ bizzarre per quanto concerne il mercato del lavoro, specialmente in termini di tecnologia digitale. Eppure nessuna notizia è particolare per questo avvio del 2021 come quella che riguarda l’offerta di lavoro messa sul piatto dall’azienda Opsys, che si occupa principalmente di PC destinati al circuito del gaming. Oggi però l’offerta di lavoro è stata orientata per i gamer più agguerriti: uno stipendio di trentamila sterline, a disposizione per chi giocherà per dodici mesi consecutivi utilizzando i loro sistemi. L’intento di Opsys, piccola realtà emergente nel settore del gaming è quello di farsi pubblicità in termini di branding, puntando su un tipo di comunicazione e di idea innovativa e originale di marketing, che ormai sta iniziando a raccogliere consensi, specialmente in Asia e in Nord America. Non è la prima volta che un’azienda o una società utilizza dei sistemi simili per farsi conoscere o per lasciare la propria impronta nel settore del lavoro a tema tecnologico. Si parla quindi della possibilità di testare i sistemi e di giocare, divertendosi e guadagnando. In effetti l’annuncio di Opsys apre verso nuovi orizzonti e scenari, visto che è rivolto specificamente verso utenti game-addict.

La volontà e l’orientamento è quello di avere un dipendente già skillato e ben profilato, che conosce l’argomento ed è oltre che esperto un autentico appassionato. Bisogna sottolineare come in certi contesti e ambiti lavorativi sia proprio la passione a fare la differenza, questo è un esempio abbastanza lampante di come si possano coniugare le due cose. Non è però frequente almeno oggi, cercare un tipo di dipendente il cui processo di candidatura avviene appunto attraverso la pubblicazione di un video di durata di 60 secondi tramite social media, aggiungendo al post un semplice hashtag. Un modo nuovo fare comunicazione che gli aspiranti gamer e dipendenti stanno già prendendo molto sul serio e che per certi versi ricorda da vicino quegli utenti che un po’ per gioco e un po’ per passione si sono dedicati per diventare giocatori di poker professionisti. Una vicenda che durante gli anni duemila è diventato quasi un luogo comune, per diversi campi e settori. Del resto stiamo vivendo in un’epoca dominata dai social network, dove il successo di piattaforme come Twitch e simili è ormai all’ordine del giorno. Stabilire la differenza tra le nuove trovate e le tecniche di marketing e le notizie che davvero avranno un impatto sociale e una ricaduta economica non è così semplice da intuire sul momento.

Del resto il successo della tecnologia digitale è basato principalmente sulla velocità e sulla capacità di veicolare informazioni, dati e servizi. Si pensi ad esempio al settore del gaming online. Ora, come tutti sappiamo bene, il gioco è un argomento piuttosto controverso e di ampia discussione. Il gioco d’azzardo è stato dimostrato che può spesso causare disturbi i quali conducono il giocatore compulsivo verso una dipendenza patologica. È importante specificare che è preferibile giocare nei limiti delle possibilità economiche di cui si dispone, con moderazione e in modo sempre responsabile. La prerogativa dei siti di gioco digitale inoltre è quella di garantire un’esperienza sicura all’utente, visto che le sale da gioco online legali, dispongono dei permessi necessari per operare in questo ambito. Un settore, quello dei casino digitali che durante il 2020 hanno incrementato le proprie entrate del 40% in più rispetto all’anno precedente.

Un dato che è in linea con l’aumento dei consumi della videoludica, del gaming e degli eSport, i quali stanno ormai prendendo campo anche in Europa e in Italia. Bisogna inoltre sottolineare come l’anno da poco concluso, sia stato importante anche per il settore dello streaming video e per i servizi in modalità cloud, che ormai sono una realtà consolidata con cui bisogna confrontarsi per chi si occupa di tecnologia digitale.