Oggi è la Giornata Mondiale della Pasta: alla scoperta del piatto principale della cucina italiana

Oggi è la Giornata Mondiale della Pasta: alla scoperta del piatto principale della cucina italiana

Che sia secca o fresca/all’uovo, ripiena, lunga, corta, sfogliata, integrale, rigata, liscia, classica o con qualche variante, come il tartufo o gli spinaci, la pasta risulta essere da sempre una delle pietanze più consumate e vendute a livello mondiale, indipendentemente dal formato e dalla tipologia.

La Giornata Mondiale della Pasta

Oggi, 25 ottobre 2024, ricorre la 26esima edizione della Giornata Mondiale della Pasta, evento finalizzato alla celebrazione del cibo italiano per eccellenza, fortemente voluto dall’Unione Italiana Food, insieme all’International Pasta Organisation (IPO).

La Capitale scelta

Ogni anno, viene annunciata dai promotori di tale giornata, la “capitale” in cui si svolgeranno eventi, maratone social in onore della pasta e festeggiamenti dell’edizione in corso. La città del 2024 è Philadelphia, che fin dagli anni ’70 ha subito l’influenza della cucina italiana.

Le origini

Ma scopriamo insieme la storia di uno dei piatti più amati al mondo.

Le origini della pasta sono molto antiche, infatti era presente e già conosciuta nelle sue forme più semplici anche nella cosiddetta Magna Grecia, nella quale però veniva chiamata in altri modi.

Italia e Cina: il confronto di due culture

Con il tempo si svilupparono due “filoni di produzione” nettamente distinti e separati, senza che in alcun modo l’uno intaccasse l’altro a livello culinario: italiano e cinese. Entrambi utilizzano materie prime differenti e tecniche di lavorazione completamente diverse tra loro, e non vi è correlazione neanche per quanto riguarda le fasi di preparazione, produzione, presentazione, degustazione e condimento.

Infatti Italia e Cina, pur non contaminando mai le proprie tradizioni, sono riuscite a portare avanti contemporaneamente, fino all’ormai consolidamento, due tipi di cucina in maniera parallela, capaci, nonostante la lontananza tra le realtà, di completarsi a vicenda, traendo dalle loro diversità un punto di forza.

Negli ultimi decenni, mediante il fenomeno della globalizzazione e grazie all’import-export, è possibile degustare entrambe le pietanze. Sia l’una che l’altra, vengono considerate autoctone per il proprio Paese di appartenenza, sia per l’Oriente che per l’Occidente.

Una delle testimonianze più antiche, databile intorno a 3800 anni fa, è stata fornita da un piatto di 麵 (lāmiàn), comunemente conosciuti come noodles cinesi di miglio, rinvenuti nella parte Nord-Ovest della Cina, presso la città di Lajia, sotto tre metri di sedimentazioni.

Mentre, in ambito occidentale, vi sono tracce di paste alimentare, risalente al periodo di Etruschi, Greci, Romani e più in generale, altri popoli italici, ovvero nel IV Secolo a.C. Infatti a Cerveteri, sono stati ritrovati impressi alcuni rilievi nella tomba di Grotta Bella, raffiguranti degli strumenti ancora oggi in uso in Italia per la produzione casalinga di pasta fresca, quali spianatoia, mattarello e rotella per tagliare.

Esistono numerose testimonianze che provano il passaggio e l’utilizzo di farina di grano duro, semola, acqua e sale per l’impasto alla “mediterranea”, tutte documentate e scritte, a dimostrazione della diffusione avuta dall’alimento nelle diverse epoche storiche.

Le novità

L’innovazione principale è giunta poi nel Medioevo, quando ci fu l’invenzione, e subito dopo l’introduzione, sia di un nuovo metodo di cottura (la bollitura), che di altri formati. Infatti, fino a quel momento la pasta non veniva essiccata. Questa tecnica si deve all’influenza degli arabi, che avevano l’usanza di far asciugare l’impasto, in modo che la sua deperibilità fosse ridotta al minimo, per durare più a lungo ed essere anche trasportabile da un posto all’altro tramite le navi.

Il periodo moderno

Ulteriori cambiamenti arrivarono con Cristoforo Colombo, che avendo importato altri ingredienti, ha potuto donare “versatilità” al piatto e alla sua preparazione. La pasta con il tempo ha assunto per il popolo italiano un significato molto importante e particolare, visto anche come unione/condivisione ed elemento di convivialità tra le persone. Infatti, nell’immaginario collettivo, un semplice piatto di spaghetti viene associato a fattori quali “casa” e “famiglia”.

Il grande successo

Negli anni, gli stranieri hanno iniziato ad apprezzare la cultura del “Mady in Italy” e quindi anche della pasta. Addirittura l’anno scorso, nel 2023, il consumo globale di pasta ha toccato quota quattordici milioni di tonnellate. L’Italia si è confermata leader mondiale nella produzione, con quasi ben quattro milioni di tonnellate prodotte annualmente dai pastifici, delle quali oltre il 56% è stato destinato all’estero, facendo conoscere sempre di più il prodotto del nostro Paese a livello internazionale.

Il sondaggio

Pertanto, noi siamo sia i maggiori consumatori di pasta, che i principali produttori, che con il trascorrere degli anni è diventata un vero e proprio punto di riferimento per le cucine di tutto il mondo. In base ad una ricerca condotta dall’Unione Italiana Food, realizzata in collaborazione con Touring Club Italia, è emerso quanto la pasta italiana venga amata e consumata dai turisti stranieri nel nostro Paese.

I dati

Secondo i risultati dell’indagine, i dati dimostrano che oltre un ristoratore su due (54%), ha dichiarato che tra i propri clienti almeno la metà è straniero e secondo 7 ristoratori su 10 (72%), la cultura enogastronomica della clientela non italiana è aumentata. Tra le informazioni più frequentemente richieste dai turisti, al primo posto si posiziona la provenienza degli ingredienti (28%), seguita dalla storia del piatto (25%) e in ultimo, dalla modalità di esecuzione (14%).

La classifica

Invece, per le preferenze riguardo le ricette, la Top10 dei piatti di pasta più ordinati dagli stranieri quando vengono in vacanza in Italia, riconferma come capisaldi i piatti storicamente protagonisti della tradizione, in cui a prevalere sono quelli tipici del Sud. Con valori su una scala tra 0 e 10, sul podio si piazzano gli Spaghetti alla Carbonara (7,8), le Lasagne alla bolognese (7), la Pasta al pomodoro (6,9).

Oggi

In tutto il mondo oggi avranno luogo eventi, manifestazioni, incontri e attività di vario genere, volte a celebrare un piatto che ha letteralmente segnato la storia dell’umanità e soprattutto, che non può mancare sulle tavole degli italiani.