MONDO – Un nuovo ceppo di Coronavirus è stato aggiunto alla lista dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Il ceppo Mu, chiamato anche B.1.621, è stato elencato come “variante di interesse” dal 30 agosto 2021.
La variante Mu è stata documentata per la prima volta in Colombia (dove intanto rappresenta il 39% delle sequenze identificate) nel gennaio 2021. Lì, è stata responsabile di 852 casi, secondo l’iniziativa di monitoraggio COVID GISAID. Secondo i dati di GISAID, il ceppo è stato rilevato in almeno 40 paesi (soprattutto nel Sud America) e in 49 stati degli Stati Uniti. Sporadici casi sono presenti anche in Europa, con focali in Spagna e Francia.
Il ceppo condivide mutazioni con varianti note, inclusa la variante Delta che attualmente domina nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Tuttavia, non è ancora noto se il ceppo Mu sarà in grado di eludere la protezione dei vaccini contro il coronavirus.
Perché la mutazione è stata classificata come variante di interesse
La variante Mu è caratterizzata da diverse mutazioni del gene Spike. In un articolo pubblicato sul Journal of Medical Virology viene spiegato proprio come alcune mutazioni di Mu siano già note e presenti in altri ceppi ma altre, invece, sono del tutto nuove.
Gli esperti italiani che hanno studiato la diffusione del Mu in Italia hanno affermato proprio che il ceppo abbia mutazione che si trovano anche nelle varianti di interesse Alfa, Beta e Gamma. Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, la variante Mu porta anche una mutazione che si trova nella variante Delta.
Essere classificati come variante di interesse dell’OMS vale a dire che il ceppo ha:
- cambiamenti genetici previsti o noti per influenzare le caratteristiche del virus come trasmissibilità, gravità della malattia, fuga immunitaria, fuga diagnostica o terapeutica;
- è stato identificato come causa di una trasmissione significativa nella comunità o più cluster COVID-19, in più paesi con una prevalenza relativa crescente insieme a un numero crescente di casi nel tempo;
- potrebbe avere altri effetti epidemiologici apparenti da suggerire un rischio emergente per la salute pubblica globale.
I vaccini funzioneranno ancora contro la variante Mu?
Non ci sono ancora prove sufficienti per dire in modo conclusivo se la variante Mu sarà in grado di eludere la protezione dai vaccini contro il coronavirus. Secondo uno studio condotto da esperti a Roma, il vaccino BioNTech-Pfizer funzionerebbe, sebbene con efficacia inferiore.
La variante Mu è più trasmissibile?
Attualmente ci sono pochissimi studi che esaminano la variante Mu e pertanto questa domanda non ha ancore risposte.
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