STATI UNITI D’AMERICA – Un infermiere del Pronto Soccorso negli Stati Uniti d’America è risultato positivo al Covid-19 solo 8 giorni dopo aver ricevuto il vaccino, ma gli esperti sull’accaduto non sono né preoccupati né dubitanti sull’efficenza del vaccino.
L’infermiere in questione, Matthew, lavora in due ospedali: a San Diego, in California e, come da lui condiviso anche sui social, ha ricevuto il vaccino Pfizer il 18 dicembre scorso, approvato dall’agenzia regolatrice statunitense il 17 dicembre.
Momenti di soddisfazione per il giovane sanitario. Tuttavia, l’infermiere, circa una settimana dopo, in occasione della vigilia di Natale, ha iniziato a sentirsi male, con brividi, dolori muscolari e affaticamento dopo aver lavorato un turno in una delle unità Covid-19 dell’ospedale. Tutti i sintomi ben collegabili al Coronavirus e, pertanto, dopo il tampone, il 26 dicembre è risultato positivo.
Il parere degli esperti
Sulla questione, però, non ci sarebbe da preoccuparsi, infatti il dottor Christian Ramers, specialista in malattie infettive del Family Health Centers di San Diego, ha detto di non essere sorpreso e che il risultato “non è inaspettato“.
Secondo il medico, infatti, se si analizzano i numeri era perfettamente comprensibile, in quanto ci vogliono dai 10 ai 14 giorni dopo l’iniezione del vaccino per iniziare a sviluppare la protezione immunitaria.
Inoltre, ha spiegato l’infettivologo, il giovane infermiere potrebbe esser stato infettato prima di essere vaccinato e, considerando i tempi di incubazione, potrebbe aver poi mostrato i sintomi tardivamente.
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