CINA – L’estate 2021, entrata oramai in pieno regime, è molto particolare e sicuramente passerà agli onori della storia. Dal dopoguerra mai sono state così tante e in così larga scala le restrizioni per viaggiare tra i vari Paesi del mondo. Ciononostante, dopo mesi di restrizioni ferree, non manca la voglia di voler uscire dalla propria quotidianità, magari visitando un altro paese o tornando nelle città natali. Come abbiamo visto, dal primo luglio per i 27 paesi dell’Unione Europea è entrato in vigore il Green Pass che permette di viaggiare senza troppe restrizioni. Ma quali sono le regole per i paesi extracomunitari?
In questo nuovo appuntamento parleremo del Paese che ha rappresentato l’inizio di questa pandemia e che ogni anno vede milioni di turisti transitarvi: la Cina.
Repubblica popolare Cinese – Regole per viaggiare
La Cina, che oramai da quasi un anno sembrerebbe aversi lasciato alle spalle il virus, al momento mantiene delle rigide e ferree regole per quanto riguarda gli spostamenti da e verso il Paese. L’attuale legislazione ha infatti temporaneamente sospeso l’ingresso in Cina per i cittadini residenti in Italia in possesso di visti e permessi di soggiorno cinesi rilasciati prima del 3 novembre 2020. Tale sospensione, però, non si applica ai titolari di visti diplomatici, di servizio, di cortesia, di tipologia C o di visti rilasciati dopo il 3 novembre 2020. I cittadini stranieri che debbano recarsi in Cina per motivi di estrema necessità e urgenza potranno richiedere i visti all’Ambasciata e Consolati Generali della Cina in Italia (Milano e Firenze).
Da marzo, però, secondo quanto annunciato dall’Ambasciata della Repubblica popolare Cinese, pare che vi siano delle facilitazioni per l’ottenimento del visto per le persone alle quali sia già stato inoculato un vaccino prodotto in Cina e che siano in possesso di relativa certificazione.
Ma queste è solo la punta dell’iceberg per quanto concerne le attuali limitazioni. Infatti, oltre alla chiusura dei confini, coloro che dovessero rientrare nelle categorie sopraindicate potranno raggiungere la Cina solo attraverso voli diretti e non con transito in Paesi terzi. Attualmente l’unico volo diretto disponibile è servito dalla compagnia aerea NEOS SpA sulla tratta Milano Malpensa– Nanchino. L’Ambasciata e i Consolati cinesi in Italia non rilasceranno il codice sanitario ai passeggeri che partendo dall’Italia faranno transito in un terzo Paese per raggiungere la Cina.
Qualora rientraste nelle categorie e qualora possiate andare in Cina, ricordatevi che le regole per il contenimento sono molto specifiche e rigide.
In primis, ancor prima di partire, si dovrà richiedere un codice sanitario QR con il logo “HDC” all’Ambasciata o dai Consolati Generali cinesi in Italia. Ai fini dell’ottenimento del codice sanitario QR “HDC” , il cittadino dovrà caricare sul sito la documentazione necessaria, ovvero:
- il visto;
- i referti di negatività al test acido nucleico e al test sierologico degli anticorpi “IgM”. Tali test dovranno essere effettuato entro 48 ore dalla partenza del volo e i referti dei test dovranno essere rilasciati da istituzioni designate dall’Ambasciata cinese in Italia.
Superato questo primo grande scaglione di norme, non appena arrivati in Cina, tutti i passeggeri dovranno effettuare un periodo di quarantena di 14 giorni in strutture centralizzate dedicate.
In caso di esito positivo al test anti Covid all’arrivo in Cina, le disposizioni sanitarie locali prevedono che i viaggiatori vengano ospitati e curati individualmente in stanze singole presso strutture mediche specializzate per tutto il corso della degenza. Tale disposizione si applica anche ai minori di qualsiasi età.
Ma vediamo, invece, quali sono le attuali regole per i passeggeri cinesi in arrivo in suolo italiano. In base all’Ordinanza 14 maggio 2021, la Cina rientra nei Paesi E, ovvero quegli Stati i cui spostamenti sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni, quali: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro nel proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono quindi consentiti spostamenti per turismo.
All’ingresso/rientro in Italia dalla Cina, è obbligatorio:
- Compilare un formulario on-line di localizzazione (denominato anche digital Passenger Locator Form (dPLF). È opportuno essere pronti a mostrare eventuale documentazione di supporto e a rispondere a eventuali domande da parte del personale preposto ai controlli;
- disporre di un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, condotto con tampone, effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia, da mostrare a chiunque sia preposto ad effettuare questa verifica, come stabilito con Ordinanza 14 maggio 2021;
- informare l’Azienda sanitaria competente per territorio del proprio ingresso in Italia;
- sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per un periodo di 10 giorni, presso la propria dimora. Si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione);
- al termine della quarantena, è obbligatorio effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone.
Fonte immagine: SiViaggia