Covid, 5 Procure indagano su “morti sospette” dopo vaccino. Le parole di AstraZeneca

MONDO – Al centro del mirino ancora il vaccino AstraZeneca, dopo le morti sospette che si sono verificate in Italia riguardanti il lotto 2856 ma non solo.

Anche nel Mondo cresce la preoccupazione: l’Olanda sospende l’uso fino al 28 marzo in forma cautelativa, dato alcuni effetti collaterali che si sarebbero verificati in Danimarca e Olanda.

“Indagine completa in corso”

Sul punto l’Aifa ha dichiarato: “È in corso un’indagine completa sulle segnalazioni di eventi tromboembolici nelle persone che hanno ricevuto il vaccino, incluso un caso in Danimarca in cui una persona è deceduta. Anche alcuni altri Stati membri hanno sospeso la vaccinazione con questo vaccino“.

Non ci sono attualmente indicazioni che la vaccinazione abbia causato queste patologie, che non sono elencate come effetti indesiderati con questo vaccino. La posizione del Comitato per la Sicurezza dell’EMA – PRAC – è che i benefici del vaccino continuano a superare i suoi rischi e può continuare a essere somministrato mentre sono in corso le indagini sui casi di eventi tromboembolici”, continua.

“Il PRAC sta già esaminando tutti i casi di eventi tromboembolici e altre condizioni patologiche correlate a coaguli di sangue, segnalati dopo la vaccinazione con il vaccino Covid-19 AstraZeneca. Il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore al numero osservato nella popolazione generale”, aggiunge.

Le dichiarazioni di AstraZeneca

Interviene AstraZeneca facendo il punto della situazione che, a detta loro, sarebbe sotto controllo oltre che costantemente monitorato: “A seguito della recente segnalazione di alcuni eventi avversi gravi segnalati in concomitanza temporale con la somministrazione del vaccino AstraZeneca contro Covid-19, l’Azienda sta collaborando con le Autorità sanitarie e regolatorie che stanno procedendo agli accertamenti necessari“.

Da un’analisi dei nostri dati di sicurezza su oltre 10 milioni di somministrazioni non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi paese in cui è stato utilizzato il vaccino AstraZeneca contro Covid-19“, specifica.

Ancora: “Il numero di questi eventi osservati è significativamente inferiore nei soggetti vaccinati rispetto al numero osservato nella popolazione generale“.

AstraZeneca intende inoltre precisare che dagli accertamenti di qualità internamente effettuati, non si sono evidenziati aspetti che possano avere avuto un impatto sulla qualità, sicurezza, efficacia del lotto in questione e di questo sono state prontamente informate le Autorità competenti“, conclude.

I casi di “morti” sospette: 5 Procure indagano 

Su 17 milioni di vaccinati sono stati 15 gli eventi di trombosi venosa profonda e 22 di embolia polmonare segnalati tra coloro che hanno ricevuto il vaccino. In Italia, a oggi ci sono 5 Procure (3 siciliane e 2 campane) che indagano sulla morte di 5 soggetti: si tratta di 3 uomini delle forze dell’ordine, un bidello e una professoressa che sarebbero deceduti dopo il vaccino AstraZeneca.

Sui cadaveri sono state effettuate le autopsie per vederci chiaro: per quanto riguarda Giuseppe Maniscalco, vicecomandante dei carabinieri stroncato da un infarto proprio due giorni dopo la somministrazione del vaccino, i risultati hanno escluso il nesso di causalità tra vaccino e evento morte. Stesso discorso per la professoressa Annamaria Mantile, di Napoli.

Ancora in corso l’analisi dettagliata sul corpo di Stefano Paternò, deceduto a Misterbianco per un arresto cardiaco, il giorno prima avrebbe ricevuto la prima dose di vaccino. Per il bidello di una scuola di Casalnuovo (Napoli), Vincenzo Russo di 58 anni, è stato aperto un fascicolo e si attende di capire se vi sia correlazione tra vaccinazione e decesso.

E ancora alcune ore fa un nuovo caso con un operatore sanitario di 52 anni di Licata (Agrigento) morto a seguito di malore dopo che alcuni giorni prima aveva effettuato la prima dose di vaccino AstraZeneca.

Dall’Aifa, però, sottolineano con fermezza: “Non c’è alcuna indicazione per non usarlo, continuate a credere nel valore di questi vaccini“. La paura tra la popolazione resta e, in Sicilia, tantissimi hanno rinunciato al vaccino, nonostante gli appelli delle autorità.

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