Il Coronavirus potrebbe essere sul punto di diventare endemico: a spiegare i possibili scenari, in un’intervista per STAT, è stato l’epidemiologo della “Harvard’s T.H. Chan School of Public Health”, Marc Lipsitch.
A oltre un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, che ha toccato le vite di tutti in maniera significativa, la domanda che tutti si pongono è: quando finirà? E come? Dai dibattiti sull’efficacia dei vaccini e al loro considerevole valore economico alle questioni relative all’ormai famosa “immunità di gregge” (o, per meglio dire “di comunità”), le domande sono tante e le risposte poche.
Le pandemie, però, finiscono. E che il Sars-Cov-2 diventi endemico è una possibilità ritenuta probabile da molti membri della comunità scientifica internazionale, come Jennie Lavine, ricercatrice della “Emory University”. I virus difficilmente vanno via, ma si trasformano spesso in maniera tale da diventare (in genere) meno letali e trattabili. Se ciò accadrà anche in questo caso, il Coronavirus potrebbe trasformarsi in qualcosa di simile alla regolare influenza. È accaduto con le ultime pandemie, quindi potrebbe accadere anche questa volta.
Ciò è chiaro ai più. La questione è: quando? Pretendere di dare una risposta esatta sarebbe più una cosa da maghi che da scienziati, forse. Per questo si preferisce evitare le date e analizzare i segnali di questa possibile fine. Dopo un anno e mezzo dovremmo già essere fuori dalla fase acuta, secondo alcuni esperti dell’Oms (nonostante le varianti), e la “trasformazione” finale del virus potrebbe arrivare tra non molto tempo. Secondo il professore Florian Krammer e altri colleghi, la transizione potrebbe avvenire “a due velocità” e non contemporaneamente in tutto il mondo. Potrebbe fare la differenza, tra gli altri fattori, l’accesso ai vaccini. Per chi ne ha e ne somministra abbastanza potrebbe perfino essere questione di mesi ormai, ma non è il momento di abbassare la guardia, viste le recenti ondate che hanno colpito in particolare India e Brasile.
“Ritengo che questo scenario rimanga il più probabile, che essenzialmente quasi tutti avranno una qualche forma di immunità dall’infezione naturale e/o il vaccino e/o entrambe le cose, e che durerà abbastanza a lungo da non far ammalare nuovamente le persone quando riprendono il virus. E poi per noi ci sarà la transizione all’endemicità“.
Qualora diventasse endemico, il Covid-19 ritornerebbe stagionalmente, in particolare nei mesi estivi. Quindi potrebbero esserci nuove ondate, in alcuni anni più forti che in altri (come avviene, di fatto, per l’influenza), ma non ai livelli attuali. A correre maggiori rischi, inoltre, sarebbero i Paesi con un numero basso di vaccinazioni e un livello di immunità scarso.
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