Halloween affonda le sue radici nella cultura celtica, e precisamente nella festa del Samhain. Per i Celti, questa festività segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno, un momento cruciale per un popolo che misurava il tempo in base alle stagioni e ai raccolti.
Oltre ad essere una festa di transizione stagionale, il Samhain rappresentava un’occasione per comunicare con i defunti, poiché si credeva che in questa notte il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti diventasse sottile. Per allontanare gli spiriti maligni, i Celti accendevano grandi falò e indossavano maschere spaventose, sperando così di confonderli.
Con l’avvento del Cristianesimo, la Chiesa cattolica tentò di cristianizzare questa festività istituendo Ognissanti il primo novembre e la commemorazione dei defunti il 2 novembre. Tuttavia, le tradizioni pagane sopravvissero, e furono gli irlandesi a portarle con sé negli Stati Uniti durante il XIX secolo, dando così vita alla moderna celebrazione di Halloween.
Uno degli aspetti più iconici di Halloween è senza dubbio il “Dolcetto o scherzetto” (Trick or Treat), una tradizione nata nel Medioevo europeo con il rito del “souling“.
In questo contesto, i poveri bussavano alle porte offrendo preghiere per i defunti in cambio di cibo.
Quando gli irlandesi e gli scozzesi migrarono negli Stati Uniti, portarono con sé questa pratica, che si trasformò in un rituale ludico per i bambini: travestiti da streghe, scheletri e fantasmi, questi bussavano alle porte del vicinato, minacciando scherzi innocui in cambio di dolciumi.
Grazie alla sua diffusione nella cultura di massa attraverso la letteratura e il cinema, il rito del “Dolcetto o scherzetto” è diventato parte integrante delle celebrazioni di Halloween, una notte dedicata al divertimento e alla creatività, amata dai bambini e dalle famiglie.
La jack–o’-lantern, una zucca intagliata con una candela all’interno, è il simbolo per eccellenza di Halloween. Questa tradizione nasce da una leggenda irlandese, quella di Jack–o’-lantern, un fabbro alcolista che ingannò il diavolo e, come punizione, fu condannato a vagare per l’eternità con una lanterna fatta di rapa e illuminata da un tizzone ardente.
Quando la storia attraversò l’Atlantico, le rape vennero sostituite dalle più grandi e facilmente reperibili zucche, trasformando quest’ultima nel simbolo della festa.
L’usanza di mascherarsi durante Halloween ha invece origine nelle tradizioni celtiche del Samhain, quando le persone indossavano abiti e maschere per allontanare gli spiriti. Col tempo, i costumi sono diventati sempre più elaborati e variegati, includendo personaggi moderni, creature spaventose, supereroi e celebrità.
Halloween è diventata così una celebrazione della creatività e del travestimento, un’occasione per esprimere fantasia e divertirsi in modo giocoso.
Sebbene Halloween abbia le sue radici nelle tradizioni celtiche e sia divenuto popolare principalmente negli Stati Uniti e in Inghilterra, negli ultimi decenni ha trovato spazio anche in Italia. Qui, le celebrazioni seguono soprattutto il modello americano, con bambini che vanno di casa in casa al grido di “Dolcetto o scherzetto“, feste a tema, parate in maschera e serate nei locali dedicate agli adulti.
La festa è particolarmente popolare tra i giovani, attratti dalla componente ludica e creativa.
Anche in Sicilia Halloween ha guadagnato popolarità, ma sull’isola esiste da secoli una forte tradizione legata alla commemorazione dei defunti. La notte tra l’1 e il 2 novembre, infatti, è dedicata alle “Anime dei Morti”.
La tradizione narra che le anime dei defunti tornino a visitare i vivi, portando dolci e regali ai bambini e lasciandoli accanto al letto durante la notte. Tra i dolci tipici spiccano le “rame di Napoli” e i “pupi di zucchero“.
L’incontro tra la tradizione anglosassone di Halloween e quella siciliana della festa dei morti ha creato una curiosa sovrapposizione culturale. Nonostante l’aspetto consumistico di Halloween abbia preso piede, in molte famiglie persiste il legame spirituale con il culto dei defunti, arricchito da nuovi elementi.
Oggi Halloween è una festa celebrata in tutto il mondo, non solo nei Paesi anglosassoni ma anche in diverse parti d’Europa, Asia e America Latina.
La capacità di questa festività di reinventarsi, accogliendo influenze culturali diverse e stimolando la creatività, l’ha resa una delle celebrazioni più apprezzate e partecipate. Che si tratti di zucche intagliate, costumi stravaganti o antiche tradizioni locali, Halloween continua a trasformarsi e ad adattarsi, restando profondamente radicata nelle tradizioni e nel folklore di ogni luogo.
In Italia, l’incontro tra l’antica tradizione del culto dei morti e l’energia festosa di Halloween rappresenta un esempio di come le festività possano evolversi, mantenendo viva la memoria storica e adattandosi alle nuove generazioni.
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