Il Nabucco a Taormina

TAORMINA – Non è facile riuscire a portare in scena in modo innovativo, moderno e mai sfacciato o irrispettoso, i grandi capolavori della lirica, specialmente quelli, ed è il caso del Nabucco, che intrecciano il proprio destino con quello di un’intera Nazione.

Il Nabucco di Verdi è forse tra le opere universalmente più note e care, specialmente in Italia. Come fare quindi a rendere nuovo il Nabucco? La soluzione adottata da Taormina Opera Stars guarda al futuro e alla perfezione tecnica ponendo l’orchestra come sfondo della scena, un accorgimento per esaltare l’esecuzione vocale mettendola al riparo dalle “coperture” orchestrali; certo per i cantanti si è trattato di lavorare senza rete, senza i segnali del direttore d’orchestra Eddi De Nadai: uno stress compensato dalla pienezza della resa. Stinchelli ha poi carezzato le nostalgie di Bepino da Busseto istallando una banda sotto una volta laterale del Teatro Antico, adiacente alla scena: un grande lavoro di fonica, sulle direttive del regista, per sondare ed esaltare le potenzialità sceniche e acustiche del monumentale teatro. La scena è stata sviluppata in larghezza, per esaltare l’impianto monumentale del teatro. 

È l’estate la stagione degli anfiteatri che si popolano di turisti, arrostiti dalle giornate passate in spiaggia e Taormina Opera Stars alla sua prima edizione li accoglie e coccola coinvolgendoli, con Stinchelli che riesce a coniugare tra lirica e struttura registica un equilibrio, attraverso i suggerimenti che dà la musica e il suo mondo interiore, sogno e visione.

Un’opera con giovani talenti vocali provenienti da ogni parte del mondo, con un lungo lavoro selettivo dove ruotano anche i big; motore dell’opera il baritono Alberto Gazale, uno dei massimi interpreti attuali richiesto più volte da Muti alla Scala e nei più grandi teatri del mondo. Con la sua esperienza porta in scena un Nabucco, con gioia feroce ma anche sofferente, trasandato e con abbigliamento lacero che il regista fa diventare cieco per poi redimersi. Sarà un Nabucco diverso da quello oleografico, tradizionale e a volte un po’ comico, composto da barbe finte e scudi di latta, ma lo osserveremo da una una prospettiva nuova più moderna e più legata alla sensibilità  e  agli affetti  dei  cantanti di  oggi. 

Regia, scene e light design Enrico Stinchelli; assistente alla regia Maria Grazia Bonelli.

Orchestra e coro Taormina Opera Stars; direttore d’orchestra Eddi De Nadai; maestro del coro Anelia Deceva; Banda Miraglia Città di Acireale, direttore Salvatore Miraglia; corografie Alessandra Sgalambrino, Ballo Danza Taormina.

Viviana Mannoia

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Viviana Mannoia
Tag: Lirica Messina

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