MESSINA – Una diretta di più di un’ora, condita da bicchieri pieni di spumante recanti i nomi di: Nello Musumeci, Ruggero Razza, i deputati regionali, quelli nazionali e una “parte della città” di Messina. Così il sindaco della città metropolitana, Cateno De Luca, ha mandato in onda su Facebook l’ennesimo show, conclusosi con un colpo di scena finale. Ma andiamo per ordine. De Luca aveva annunciato le sue dimissioni dalla carica di sindaco in seguito al rinvio al prossimo martedì della seduta del consiglio comunale sul bilancio di previsione 2021-2023 per la discussione degli emendamenti e la votazione. “Non c’è una sola possibilità che io stracci la lettera di dimissioni“, aveva dichiarato sui social come è solito fare. Eppure ieri sera il sindaco di Messina ha fatto un altro dietro front, strappando la lettera di dimissioni e rimanendo in carica.
Un autentico show, iniziato alle alle ore 20,30, interrotto alle 22,30 per un presunto problema tecnico, e ripreso alle 23. L’ultima ripresa sulle note di “The show must go on” dei Queen segna la ciliegina sulla torta di una diretta surreale, conclusa con lo straccio delle dimissioni e la rottura definitiva con il consiglio comunale, reo di aver votato per la sfiducia. Il sindaco di Messina, nel suo discorso relativo alle dimissioni, ha ripercorso il cammino che lo ha portato a questa scelta, ribadendo in particolar modo le inefficienze dell’Asp. Ha ripercorso i suoi due anni e mezzo da sindaco per poi – con lo stupore di tutti – strappare il foglio e appenderne un altro all’entrata del comune con su scritto “vietato l’accesso agli asini volanti“. Con quest’ultimo gesto il primo cittadino di Messina ha espresso la sua scelta di consentire l’ingresso solo ai consiglieri comunali che gli hanno votato fiducia.
“Ecco chi brinda alle dimissioni – ha detto De Luca stappando quella bottiglia presente sulla sua scrivania dall’inizio della sua diretta – il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ha già pronto il commissario da mandare a Messina e rovinare tutto quello che ho fatto, l’assessore alla salute, Ruggero Razza, che ha lavorato tanto e male, e ovviamente è felice. Ma anche i deputati regionali, i deputati nazionali, una parte della città, ma non il consiglio comunale con cui io non voglio avere più niente a che fare. E infine quei ‘consortieri’ che ben conosciamo. Da oggi si apre una nuova fase. E io a Musumeci le mani sulla città non le faccio mettere“.
Poi il finale con De Luca che ha indossato la fascia tricolore. “Me l’ha consegnata il popolo“, dichiara con fierezza il primo cittadino messinese. Dopo di che è arrivato il famoso brindisi con i rivali condito da 6 “Prosit“. Un altro ritiro delle dimissioni, dopo quello del settembre 2018, stavolta teatrale. Un dietrofront alla Cateno De Luca.
Fonte immagine Facebook – De Luca Sindaco di Messina