Corte dei Conti boccia il Ponte sullo Stretto, il governo “non molla”

Corte dei Conti boccia il Ponte sullo Stretto, il governo “non molla”

MESSINA – Tensioni a Palazzo Chigi dopo la bocciatura da parte della Corte di Conti del progetto sul Ponte sullo Stretto di Messina. Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini non molla: “Senza nessuno scontro tra poteri dello Stato, daremo tutte le informazioni che ci vengono richieste”.

“Ci sto lavorando da tre anni, ci lavorerò per tre anni e due mesi, poi gli ingegneri mi dicono che con sette anni l’Italia avrà un’opera unica al mondo e quindi va bene così”.

Corte dei Conti boccia il Ponte sullo Stretto, il governo non demorde

Questa mattina la premier Giorgia Meloni ha organizzato un incontro a Palazzo Chigi con i vicepresidenti Salvini e Tajani e i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Il governo non demorde: è pronto ad andare avanti verso la realizzazione del Ponte, attendendo le motivazioni della bocciatura della Corte dei Conti.

“All’esito della riunione – fa sapere Salvini – si è convenuto di attendere la pubblicazione delle motivazioni della delibera adottata ieri dalla Corte dei Conti. Solo dopo averne esaminato nel dettaglio i contenuti, il Governo provvederà a replicare puntualmente a ciascun rilievo, utilizzando tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento. Rimane fermo l’obiettivo, pienamente condiviso dall’intero Esecutivo, di procedere con la realizzazione dell’opera”.

Ciucci: “Lunghi stop potrebbero compromettere i rapporti con l’impresa”

“Noi fermi non stiamo, la società poi è snella, non ha migliaia di persone, attualmente l’organizzazione prevede 100 persone, quindi non parliamo di costi esorbitanti. È chiaro che uno o due mesi rientrano nei tempi di una procedura”.

Degli stop molto più lunghi potrebbero mettere in difficoltà i rapporti con l’impresa, richiedere una nuova revisione del corrispettivo, perché se è aggiornato a 2023, come è attualmente, e si dovesse partire a fine 2026, il rischio è che ovviamente i numeri possano essere diversi”. Queste le parole dell’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, al termine della riunione a Palazzo Chigi sul Ponte sullo Stretto, rispondendo a chi gli domandava l’impatto economico sui ritardi nella realizzazione dell’opera.

“Pronti a fornire chiarimenti”

Ciucci ha spiegato, però, di “non riuscire a vedere quale sia l’adempimento, il documento ulteriore o l’integrazione che possa portare a uno stop e a un ritardo significativo. I rapporti con l’Europa sono in corso da almeno due anni. Con l’Europa c’è un’interlocuzione con lettere che abbiamo depositato, sia sull’impatto ambientale, sia sull’applicazione della direttiva Ue sul 50%. I contratti li abbiamo rifirmati.

“Non potremo discutere sulle modalità di trasmissione della documentazione. Faccio fatica a capire quale tra i rilievi che ci sono stati presentati, e a cui abbiamo risposto, possa aver determinato questa decisione. Ma quando la conosceremo non avremo problemi a dare ulteriori documentazioni, se necessarie, o ulteriori spiegazioni per superare questo impasse“, conclude.

La lotta “non è ancora finita”: organizzato grande corteo a Messina

Giù le mani dallo Stretto di Messina“: questo lo slogan che è stato scelto per il grande corteo che avrà luogo a Messina il prossimo 29 novembre. Mariella Valbruzzi, tra le organizzatrici della manifestazione, ha spiegato l’emozione provata da tutti “i comitati contro il Ponte” dopo aver appreso la notizie della Corte dei Conti “che ha bloccato la delibera del Cipess”.

Ma la battaglia non è ancora finita e proprio per questo sabato 29 novembre scenderemo in piazza”.

Ad aver organizzato la manifestazione il “Comitato Corteo No ponte 29 Novembre” che racchiude i comitati “No ponte – Capo Peloro” e “Invece del ponte“, lo “Spazio No ponte“, la Cgil, il Partito democratico, il Movimento 5 stelle, Alleanza verdi e sinistra Italiana e altre associazioni locali e nazionali. Si partirà alle 14 da Piazza Castronovo. Arrivo previsto a Piazza Duomo. La manifestazione è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Caponnetto del Comune di Messina.

“Lo Stretto di Messina non si tocca. E lo difenderemo con la lotta. Fino alla fine. Le risorse pubbliche devono servire a migliorare la vita dei cittadini e non a finanziare un’opera faraonica e tecnicamente infattibile. La Costituzione tutela l’ambiente e il paesaggio e difendere lo Stretto di Messina significa difendere il futuro del Paese”.

Il punto di vista del presidente di Confindustria

“Non entro nel merito di ciò che ha scritto la Corte dei Conti. Quello che posso dire è che per noi è un’infrastruttura necessaria anche perché non è strategica solo per l’Italia, ma è strategica per l’Europa per andare a chiudere il corridoio europeo E quindi per noi è fondamentale che quest’opera venga fatta, quindi mi auguro che velocemente si arrivi a una risoluzione”. A dirlo il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, parlando con i giornalisti del Ponte sullo Stretto a margine di un’iniziativa a Reggio Calabria per i 100 anni della Confindustria reggina.

“Per noi – ha aggiunto – rappresenta un indotto fondamentale ma soprattutto collegare due terre così importanti. Comunque rappresenta anche la distribuzione di lavoro importante per questo territorio. Quindi noi siamo pro ponte e speriamo che questa infrastruttura venga fatta e possa partire velocemente”.