MESSINA – Non si arresta la scia di delinquenza in Sicilia, specialmente di reati che vedono la considerazione di una persona come un mero oggetto. Basti pensare a cosa è successo recentemente nel capoluogo peloritano, dove un 62enne ha commesso atti di violenza sessuale nei confronti di un minorenne.
Naturalmente, il malvivente non l’ha fatta franca, dal momento che per lui sono scattati gli arresti domiciliari.
Violenza sessuale a Messina, cosa si nascondeva dietro quei lavori in cantina
I fatti risalgono allo scorso maggio. Ad aver condotto le indagini è stata la Sezione “Omicidi, Reati contro la persona e Reati sessuali” della Squadra Mobile di Messina.
Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, il malvivente aveva invitato il giovanissimo nella sua cantina per svolgere alcuni lavori di falegnameria. Eppure, durante quei lavori, l’uomo aveva chiuso a chiave la porta, costringendo la vittima a subire un rapporto sessuale contro la sua volontà.
I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di individuare l’indagato e di ricostruire le condotte.
Finisce nei guai
Sulla base degli indizi raccolti dagli agenti, la Procura della Repubblica ha richiesto al Gip il provvedimento restrittivo. È stata, pertanto, adottata la misura cautelare degli arresti domiciliari.