BARCELLONA POZZO DI GOTTO – Un agente di polizia di servizio al carcere di Barcellona Pozzo di Gotto ha scoperto un tentativo di far entrare droga all’interno del carcere. Lo stupefacente era stato nascosto all’interno di un vassoio di pasta al forno destinato a uno dei detenuti del V Reparto, dove prevalentemente sono internati barcellonesi in attesa di giudizio.
La droga è stata rilevata grazie allo scanner metal detector, che era stato riattivato dopo un periodo di fermo per guasto. L’agente di polizia in servizio al controllo ha notato sui monitor del dispositivo che all’interno della vaschetta di alluminio c’erano degli ovetti sparsi sul fondo. L’ispezione del vassoio ha rivelato la presenza di 14 ovuli confezionati con fogli di alluminio, che contenevano cocaina, hashish e pasticche di varia natura.
Questa scoperta dimostra l’efficacia delle misure di sicurezza all’interno delle prigioni, anche se gli eventi di questo tipo dimostrano che il contrabbando di droga continua a essere un problema grave e diffuso. Tuttavia, l’intervento dell’agente di polizia in servizio al controllo è stato fondamentale per prevenire che la droga entrasse in carcere.
Il contrabbando di droga all’interno delle carceri rappresenta un problema grave sia per i detenuti che per il personale penitenziario. La droga può causare gravi danni alla salute dei detenuti e alimentare la violenza all’interno delle prigioni. Inoltre, il traffico di droga rappresenta una minaccia per la sicurezza pubblica e per l’ordine sociale.
Il personale penitenziario deve essere ben addestrato e dotato delle giuste attrezzature per prevenire il contrabbando di droga all’interno delle carceri. Inoltre, è importante promuovere la prevenzione attraverso programmi di recupero per i detenuti con problemi di dipendenza e di salute mentale, al fine di ridurre la domanda di droga all’interno delle prigioni.
Passa la droga al compagno in carcere nascondendola in bocca
Un detenuto del carcere Antonio Lo Russo, Pagliarelli, di Palermo è stato beccato con un pezzo di hashish in bocca. Era stato passato dalla convivente in occasione di un colloquio.
La donna, di 32 anni, aveva chiesto di incontrare l’uomo e, proprio durante il colloquio, gli agenti avrebbero notato questo strano passaggio: avrebbero utilizzato un cioccolatino, fatto sparire successivamente sostituendolo con la droga.
Il detenuto è stato così controllato e in bocca la polizia avrebbe trovato 2 grammi di hashish.
Non è la prima volta che succede: lo stesso detenuto, lo scorso dicembre, dopo essere tornato da un permesso premio, è stato bloccato con la droga.
La convivente è stata arrestata, posta ai domiciliari in attesa della direttissima.