MESSINA – Continua senza sosta il dibattito sull’obbligatorietà del super Green pass per poter attraversare lo Stretto di Sicilia. Una scelta divisiva che sta comportando disagi e non poche proteste. Numerose sono le persone che non essendo vaccinate o guarite, come il caso del manager siciliano, che non hanno potuto attraversare lo Stretto.
L’ex magistrato Angelo Giorgianni, non avendo il certificato verde rafforzato e pertanto non potendosi imbarcare nel traghetto, ha deciso di attraversare lo Stretto di Sicilia su una barca di pescatori con cui si era messo d’accordo. L’accaduto è stato reso noto dall’emittente televisivo Tv7.
“Ho attraversato lo Stretto con una barca di pescatori perché sprovvisto di super Green pass – spiega l’ex magistrato Giorgianni all’Ansa -. Con la nostra organizzazione abbiamo presentato una richiesta d’infrazione contro l’Italia all’Europa perché con l’obbligo del super Green Pass sullo Stretto hanno limitato la libertà personale e non garantito la continuità territoriale.
Con questo provvedimento sbagliato – conclude Giorgianni – l’Italia è come se avesse spostato i confini di Europa dalla Sicilia a Villa San Giovanni. Spero che il Governo riveda questo provvedimento. Ha limitato la nostra libertà personale“.
L’ex togato, apertamente con posizioni no vax, è stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio, per aver parlato il 9 ottobre a Roma dal palco dei no Green pass a piazza del Popolo a Roma. Al momento Giorgianni è segretario dell’organizzazione mondiale per la vita e vicino al gruppo de l’Eretico.
Fonte immagine: ANSA/Gianluca Rossellini