MESSINA – Carabinieri. Ecco i fatti di cronaca più importanti di Messina e provincia:
- A Capo d’Orlando e nei comuni limitrofi, i carabinieri della Compagnia Sant’Agata di Militello, nel corso di predisposto servizio d’istituto finalizzato alla prevenzione e contrasto del consumo di sostanze stupefacenti ed alcoliche, nonché mirata attività di controllo alla circolazione stradale, pianificato in occasione del fine settimana, hanno tratto in arresto Angelo Pintabona, 21enne di Patti, per il reato di resistenza a un pubblico ufficiale. Il giovane, preso dai fumi dell’alcol, creava disordine all’interno di un bar del centro e, all’arrivo dei carabinieri, anziché desistere dal comportamento molesto, spintonava i militari al fine di sottrarsi alle operazioni di controllo e danneggiava i tavolini del locale. I carabinieri, prontamente, bloccavano il ragazzo, lo accompagnavano in caserma e procedevano all’arresto. Nel contesto, il servizio di controllo e monitoraggio dei luoghi della movida consentiva di deferire in stato di libertà cinque persone, per “rifiuto di sottoporsi all’accertamento dello stato di ebrezza alcolica”, “guida in stato di alterazione psicofisica correlata all’uso di sostanze stupefacenti”, “possesso di due coltelli di genere vietato”, “guida di autoveicolo sottoposto a sequestro per mancanza della copertura assicurativa e ritiro della patente”. Nell’azione di contrasto ai reati in materia di sostanze stupefacenti, diffusi soprattutto tra i giovanissimi, i carabinieri segnalavano al Prefetto dieci ragazzi tra i 15 e i 25 anni. L’arrestato, veniva condotto nella sua residenza, in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. Il materiale sequestrato sarà versato al R.I.S. di Messina per le analisi di laboratorio. Le autorità competenti sono state informate dai carabinieri.
- I militari della Stazione carabinieri di Forza d’Agrò, con l’ausilio di quelli dell’Aliquota Radiomobile hanno arrestato un cittadino italiano di 44 anni per maltrattamenti in famiglia. L’attività investigativa traeva spunto da una richiesta d’intervento della propria moglie alla locale Centrale Operativa carabinieri dove la vittima lamentava che il proprio marito, dopo l’ennesimo litigio, aveva messo a soqquadro casa aggiungendo che tali gesti violenti si erano già verificati in passato. La malcapitata, inoltre, riferiva di essere stata negli anni oggetto di violenze fisiche e minacce verbali per cui la stessa non aveva mai sporto denuncia/querela. Le indagini, prontamente avviate dall’Arma di Forza d’Agrò, consentivano di riscontrare quanto denunciato dalla parte offesa, ed attraverso sommarie informazioni testimoniali ed accertamenti di P.G., si raccoglievano in breve tempo gravi indizi di colpevolezza a carico del predetto. L’attività d’indagine condotta nell’immediatezza dei fatti e coordinata dalla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Messina consentiva quindi di raccogliere, in poche ore, un quadro indiziario grave e tale da consentire l’arresto del reo per maltrattamenti in famiglia. Espletate le formalità di rito, l’arrestato veniva trattenuto presso le camere di sicurezza della stazione di Giardini Naxos in attesa di essere giudicato con rito direttissimo innanzi alla competente autorità giudiziaria. Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela. L’immediatezza della risposta della polizia giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell’affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.