Problemi lavoratori sanità, amministrazione e Camere di Commercio: mercoledì sciopero davanti alla Prefettura di Messina

Problemi lavoratori sanità, amministrazione e Camere di Commercio: mercoledì sciopero davanti alla Prefettura di Messina

MESSINA – Garanzie per la sicurezza dei lavoratori pubblici e dei cittadini-utenti, un programma di assunzioni e stabilizzazioni occupazionali volto al rafforzamento strutturale degli organici e adeguati finanziamenti per il rinnovo dei contratti nazionali. Sono le motivazioni al centro dello sciopero nazionale dell’intera giornata proclamato per mercoledì 9 dicembre da FpCgil, CislFp e UilPa.

L’astensione dal lavoro riguarderà i lavoratori della sanità, dell’amministrazione statale e parastatale (ministeri, enti previdenziali, agenzie, esclusa l’istruzione pubblica) e delle Camere di Commercio. I sindacati chiedono inoltre le necessarie risorse per lavorare in sicurezza, per avviare una vasta programmazione occupazionale e di stabilizzazione del precariato rinnovando la pubblica amministrazione e per il finanziamento dei rinnovi contrattuali”.

A Messina lo sciopero si articolerà, come Cisl Fp, con un presidio che si terrà mercoledì 9 dicembre dalle ore 9,30 alle 14, di fronte alla Prefettura.

“Il permanere dell’assenza di risposte da parte del governo – concludono i sindacati – alle richieste formulate si unisce all’assenza, a oggi, di misure straordinarie e a un piano generalizzato in tutte le amministrazioni pubbliche dello Stato, degli enti locali e della sanità di assunzioni in tempi rapidi, volte a colmare le gravi carenze di organico che insistono nelle pubbliche amministrazioni dei comparti summenzionati, anche in relazione alle necessità imposte dall’emergenza pandemica e dalla crisi economica. È stato constatato, in particolare, che nel disegno di legge di bilancio non sono previste risorse finanziarie sufficienti per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro del personale dei comparti e delle aree delle Funzioni centrali, delle funzioni locali e della sanità”.