MESSINA – Il giudice monocratico, Simona Monforte, ha assolto perché il fatto non sussiste il presidente della Fenapi Carmelo Satta e l’ex direttore Cateno De Luca che, insieme ad altri collaboratori, erano stati accusati di evasione fiscale a seguito delle attività di verifica svolte dalla Guardia di Finanza presso il Caf Fenapi.
Dopo l’annuncio del primo cittadino di Messina sulla pagina Facebook, arriva il commento dei legali in merito alla questione giudiziaria.
Il commento dei legali
“L’assoluzione piena di tutti i coimputati perché il fatto non sussiste – affermano gli avvocati Covino e Mannuccia – permette di valutare con più serenità l’intera vicenda giudiziaria. Attendiamo le motivazioni, ma la sentenza del giudice monocratico ha affermato chiaramente che, non solo non sussiste alcuna ipotesi di falsa fatturazione, ma, ancor più a monte, non sussiste alcuna forma di evasione fiscale da parte del CAF Fenapi, di Satta (all’epoca rappresentante legale) e, più in generale, da parte dell’intera associazione Fenapi, che indirettamente era stata tirata dentro in questo processo”.
“Il Giudice, dopo aver tra l’altro ascoltato durante le oltre 30 udienze più di 40 testimoni, ha potuto appurare la totale mancanza di illeciti tributari e l’assoluta insussistenza di qualsiasi ipotesi di reato fiscale in relazione a questa vicenda”, proseguono.
“Giustizia è fatta”
“Con la sentenza di oggi – afferma il presidente Carmelo Satta – giustizia è fatta e si conferma la liceità dell’attività che abbiamo sempre portato avanti. Abbiamo sempre avuto fiducia che la giustizia avrebbe chiarito la vicenda e avrebbe fatto emergere l’inconsistenza delle accuse“.
“Oggi si chiude un capitolo triste per la Fenapi. Un grazie di cuore va a tutti i nostri associati, ai responsabili sindacali e a tutti i collaboratori che in questi anni ci hanno aiutato e spronato ad andare avanti nonostante tutto quello che stava accadendo, rinnovandoci in più occasione la loro fiducia“, aggiunge.
“Il mio pensiero va oggi a tutti coloro che, loro malgrado, si sono ritrovati coinvolti in questa vicenda: Giuseppe Ciatto, Cristina e Floretana Triolo, Nino Bartolotta, Francesco Vito, Carmelina Cassaniti e Fabio Nicita“, sottolinea.
“La Fenapi è fatta di uomini e donne che lavorano duramente, nel pieno rispetto della legalità, siamo felici oggi di poter allontanare da noi definitivamente l’ombra di un’accusa, dimostratasi infondata, che rischiava di vanificare anni e anni di sacrifici“, conclude.
Presunta evasione fiscale, assoluzione piena per il sindaco Cateno De Luca e tutti gli imputati: il commento dei legali
MESSINA – Il giudice monocratico, Simona Monforte, ha assolto perché il fatto non sussiste il presidente della Fenapi Carmelo Satta e l’ex direttore Cateno De Luca che, insieme ad altri collaboratori, erano stati accusati di evasione fiscale a seguito delle attività di verifica svolte dalla Guardia di Finanza presso il Caf Fenapi.
Dopo l’annuncio del primo cittadino di Messina sulla pagina Facebook, arriva il commento dei legali in merito alla questione giudiziaria.
Il commento dei legali
“L’assoluzione piena di tutti i coimputati perché il fatto non sussiste – affermano gli avvocati Covino e Mannuccia – permette di valutare con più serenità l’intera vicenda giudiziaria. Attendiamo le motivazioni, ma la sentenza del giudice monocratico ha affermato chiaramente che, non solo non sussiste alcuna ipotesi di falsa fatturazione, ma, ancor più a monte, non sussiste alcuna forma di evasione fiscale da parte del CAF Fenapi, di Satta (all’epoca rappresentante legale) e, più in generale, da parte dell’intera associazione Fenapi, che indirettamente era stata tirata dentro in questo processo”.
“Il Giudice, dopo aver tra l’altro ascoltato durante le oltre 30 udienze più di 40 testimoni, ha potuto appurare la totale mancanza di illeciti tributari e l’assoluta insussistenza di qualsiasi ipotesi di reato fiscale in relazione a questa vicenda”, proseguono.
“Giustizia è fatta”
“Con la sentenza di oggi – afferma il presidente Carmelo Satta – giustizia è fatta e si conferma la liceità dell’attività che abbiamo sempre portato avanti. Abbiamo sempre avuto fiducia che la giustizia avrebbe chiarito la vicenda e avrebbe fatto emergere l’inconsistenza delle accuse“.
“Oggi si chiude un capitolo triste per la Fenapi. Un grazie di cuore va a tutti i nostri associati, ai responsabili sindacali e a tutti i collaboratori che in questi anni ci hanno aiutato e spronato ad andare avanti nonostante tutto quello che stava accadendo, rinnovandoci in più occasione la loro fiducia“, aggiunge.
“Il mio pensiero va oggi a tutti coloro che, loro malgrado, si sono ritrovati coinvolti in questa vicenda: Giuseppe Ciatto, Cristina e Floretana Triolo, Nino Bartolotta, Francesco Vito, Carmelina Cassaniti e Fabio Nicita“, sottolinea.
“La Fenapi è fatta di uomini e donne che lavorano duramente, nel pieno rispetto della legalità, siamo felici oggi di poter allontanare da noi definitivamente l’ombra di un’accusa, dimostratasi infondata, che rischiava di vanificare anni e anni di sacrifici“, conclude.