MESSINA – Questa mattina, i carabinieri della Compagnia di Taormina hanno eseguito un ordine di misura cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Messina su richiesta della D.D.A. della Procura della Repubblica. La misura riguarda 9 persone, di cui 4 sono state messe in custodia in carcere, 4 agli arresti domiciliari e una all’obbligo di presentarsi alla Polizia giudiziaria.
Il giudice ha riconosciuto gravi indizi di colpevolezza riguardo ai reati di “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti” e “cessione di stupefacenti“.
L’operazione è il risultato di un’indagine condotta dai carabinieri di Taormina e Santa Teresa di Riva, che ha scoperto l’operatività di un gruppo criminale dedito alla vendita di cocaina e crack nel territorio compreso tra Furci Siculo e Santa Teresa di Riva.
La segnalazione da parte di alcuni cittadini ha portato all’avvio dell’indagine, che è stata condotta con osservazione, attività tecniche, interventi e controlli.
La denominazione dell’operazione è “COTTO E CRUDO“, che deriva dalle parole utilizzate dai sospetti per descrivere il tipo di droga.
Gli indagati avrebbero organizzato un’attività di spaccio in modo sistematico, con un leader del gruppo, un suo braccio destro e altri membri che si occupavano dell’approvvigionamento, della preparazione e della vendita delle dosi.
La base logistica era l’appartamento del capo del gruppo e grazie a questa organizzazione, il traffico di droga era costante e quotidiano. I pusher vendevano le sostanze con disinvoltura e incassavano i soldi dagli acquirenti. In molte occasioni, le dosi venivano lanciate dalle finestre dell’appartamento e raccolte “al volo” dagli spacciatori.
Durante l’indagine, i carabinieri avevano già arrestato in flagranza sei persone per detenzione a fini di spaccio di droga e deferito altre due in stato di libertà e segnalato sette giovani alla Prefettura di Messina come consumatori di droghe.
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Il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di innocenza fino a prova contraria
Operazione “Slot Machine”
Questa mattina a Catania un’altra operazione ha portato a un’ordinanza di misure cautelari personali e reali.
21 gli indagati con un conseguente maxi sequestro di droga e 11mila piantine di cannabis.
Più di 140 i finanzieri del Comando Provinciale di Catania, insieme ai militari del Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata, dei Comandi Provinciali di Palermo, Trapani e Siracusa, della Sezione Aerea del Reparto Aeronavale di Palermo, delle unità cinofile antidroga e antivaluta e delle unità Antiterrorismo-Pronto Impiego in servizio a Catania, in azione.
Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Catania su richiesta della Procura della Repubblica di Catania-Direzione Distrettuale Antimafia.
L’operazione è stata denominata “Slot Machine“.
I soggetti coinvolti sono indagati a vario titolo per associazione a delinquere di matrice mafiosa, traffico organizzato di sostanze stupefacenti, aggravato dal metodo mafioso, detenzione e commercio di droghe, riciclaggio di denaro e reimpiego di profitti illegali, trasferimento fraudolento di valori e detenzione di munizioni.