MESSINA – Il sostituto procuratore di Messina, Alessandro Liprino, ha firmato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 17 indagati, compresi medici e infermieri dell’ospedale Papardo, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Maria Pia Castrovinci, avvenuta nel 2021 quando la donna aveva 61 anni.
Le accuse ipotizzate comprendono omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni nell’ambito sanitario. Inoltre, un indagato è stato ipoteticamente coinvolto in un falso in cartella clinica.
I fatti
Dopo quasi due anni, durante i quali sono stati effettuati un incidente probatorio e una proroga dell’indagine, il quadro investigativo per la Procura non ha subito cambiamenti riguardo a quella tragica morte.
La signora Castrovinci era stata sottoposta a un intervento chirurgico nel reparto di Ginecologia dell’ospedale Papardo.
Il 24 dicembre 2021 era stata dimessa e mentre i suoi familiari la stavano riportando a casa, è deceduta in autostrada al casello di Villafranca della A20 nello stesso giorno.
L’ipotesi formulata è che la sua morte potrebbe essere stata causata da una sospetta lesione alla vescica durante l’intervento chirurgico.
Dopo l’esecuzione dell’autopsia, condotta dal medico legale Giovanni Andò e dalla ginecologa Alfonsa Pizzo, è emerso che ci sono state complicazioni successive all’intervento chirurgico, le quali hanno portato al decesso della donna.
Sarebbe stata per errore lesionata la vescica urinaria della paziente durante l’intervento.
L’indagine e i professionisti coinvolti
L’indagine ha coinvolto un considerevole numero di professionisti sanitari presenti durante l’intervento e responsabili della cura post-operatoria. La Procura ha ritenuto necessario esaminare attentamente il comportamento di ciascuno di loro al fine di determinare eventuali responsabilità nell’accaduto.
Gli indagati dovranno ora rispondere delle accuse a loro rivolte. L’accusa di omicidio colposo si basa sull’ipotesi che gli operatori sanitari abbiano commesso errori che hanno portato al decesso della paziente.
L’accusa di responsabilità colposa per morte o lesioni nell’ambito sanitario riguarda invece una possibile negligenza nella cura post-operatoria, che potrebbe aver evitato il tragico esito per la signora Castrovinci. Per uno degli indagati, è stata ipotizzata anche l’ipotesi di un falso in cartella clinica, indicando una possibile manipolazione dei documenti medici relativi al caso.
È importante sottolineare che, in questa fase dell’indagine, si tratta solo di ipotesi e spetta al sistema giudiziario valutare le prove raccolte e decidere sulle effettive responsabilità degli indagati. L’obiettivo primario è fare chiarezza sulla tragica morte di Maria Pia Castrovinci.