Messina, va su tutte le furie e aggredisce due guardie giurate: fermato 20enne

Messina, va su tutte le furie e aggredisce due guardie giurate: fermato 20enne

MESSINA – Nell’ambito della quotidiana attività di controllo del territorio, gli agenti della Polizia di Stato di Messina hanno arrestato un 20enne del posto, colto in flagranza di reato di lesioni personali nei confronti delle guardie giurate operanti al nosocomio “Piemonte” e resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, è stato denunciato per i reati di oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.

L’aggressione all’ospedale “Piemonte” di Messina

Nel dettaglio, su segnalazione al Numero Unico di Emergenza 112, è giunta notizia di una persona andata su tutte le furie in quel presidio ospedaliero. Gli agenti delle Volanti, giunti immediatamente sul posto, alle prime ore dell’alba del 17 aprile scorso, sono riusciti ad intercettare e fermare il soggetto.

Dopo la ricostruzione dei fatti, i poliziotti hanno appurato che il 20enne, in palese stato di agitazione, aveva aggredito due guardie giurate che erano intervenute, su richiesta di aiuto da parte del personale sanitario.

La segnalazione e l’intervento

Pertanto, a seguito della segnalazione al 112, sono intervenuti gli agenti delle Volanti. Tuttavia, nonostante la presenza degli operatori, il giovane si è mostrato sempre più aggressivo. Infatti, nel proferire frasi ingiuriose nei confronti degli stessi poliziotti, ha continuato, con atteggiamento violento, a scalciare contro tutti i presenti, al fine di opporre resistenza, ostacolando così anche il lavoro della polizia. Dunque, attesa la flagranza del reato, gli agenti hanno proceduto all’arresto immediato.

L’arresto

Dopo le formalità di rito, il 20enne messinese, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato confermata dal giudice per le indagini preliminari anche all’esito dell’udienza nella quale è stato convalidato l’arresto.

Occorre precisare che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari. Quindi, in ossequio al principio di presunzione di non colpevolezza e fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse dell’indagato.