ISOLE EOLIE – Si è insediato il Comitato per il coordinamento delle misure per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica chiamato ad attuare gli interventi di prevenzione e monitoraggio dei gas nocivi sull’isola di Vulcano, alle Eolie.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in qualità di commissario delegato, ha convocato nella Prefettura di Messina i componenti dell’organismo. All’incontro, dove il prefetto Cosima Di Stani ha fatto gli onori di casa, oltre al governatore, erano presenti il dirigente generale del dipartimento regionale di Protezione civile Salvo Cocina, il viceprefetto di Messina Francesco Milio, il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, Edda Paino per l’Asp di Messina, Salvatore Tafaro per i vigili del fuoco della città peloritana, i rappresentanti della comunità di Vulcano Antonino Messina, Cristian Del Bono e Felicia Scaffidi.
Hanno partecipato in videoconferenza Anna Abìta per Arpa Sicilia, Maria Luisa Carapezza per l’Ingv, Mario Palermo per il Dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato regionale alla Salute e Gaetano Settimo per l’Istituto Superiore di Sanità.
“All’interno del Comitato che abbiamo insediato oggi ho voluto anche una rappresentanza dei residenti nell’isola. Un impegno che avevo assunto con la popolazione affinché fosse sempre coinvolta e informata. Abbiamo previsto un Piano di interventi per affrontare l’emergenza legata ai gas tossici per una spesa complessiva di 5 milioni di euro. Somme destinate ad alcuni interventi essenziali che riguardano l’ammodernamento delle strade, anche per consentire vie di fuga, l’acquisto di nuovi sensori e di colonnine per potenziare il monitoraggio del fenomeno“, spiega Musumeci.
“Attività che dovranno essere accompagnate anche da una campagna di informazione dedicata sia alla popolazione locale sia ai visitatori, così da garantire lo svolgimento di una normale stagione turistica. Al momento – ha aggiunto il governatore – possiamo contare sui 2 milioni di euro già previsti dall’ordinanza vigente, che rimane in vigore, ma proveremo a convincere Roma che queste risorse non bastano a finanziare tutti gli interventi necessari”.
“Dai tecnici di Arpa e Ingv abbiamo appreso che i valori delle emissioni risultano negli ultimi due mesi stabili o in leggera diminuzione. Il fenomeno al momento non desta particolari preoccupazioni, ma restiamo allerta. Rimane invece interdetta la zona sommitale del vulcano così come la spiaggia di Levante, dove l’attività dei fumaroli è ancora intensa. Ci aggiorneremo fra qualche settimana, a meno che non ci sia necessità di intervenire con urgenza, per verificare le azioni avviate“, conclude.
Foto di repertorio
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