Fermati tre presunti scafisti a Messina: circa 7mila euro sborsati dai migranti per il viaggio

Fermati tre presunti scafisti a Messina: circa 7mila euro sborsati dai migranti per il viaggio

MESSINA – La Squadra Mobile della Questura di Messina e del GicoNucleo Pef della Guardia di Finanza di Messina, nell’ambito delle attività investigative connesse allo sbarco di migranti giunti a bordo di una imbarcazione della Guardia Costiera (250 persone di varie nazionalità) nella mattinata dell’1 settembre 2022, ha sottoposto a fermo 3 cittadini egiziani di età compresa tra i 19 e i 21 anni, indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Alle ore 8,30 circa di giovedì 1 settembre è giunto al molo Norimberga un natante della Guardia Costiera con a bordo 250 migranti, provenienti da Egitto, Siria e Afghanistan.

I migranti sono stati salvati nell’ambito di una vasta operazione di soccorso e recupero coordinata dalla Capitaneria di Porto all’esito della quale circa 540 persone erano state soccorse in mare aperto e poi fatte sbarcare nei porti di diverse località italiane (Messina, Catania e Roccella Jonica).

Ultimate le operazioni di sbarco, la Procura della Repubblica di Messina ha coordinato le attività investigative immediatamente avviate al fine di comprendere le dinamiche del viaggio e identificare eventuali “scafisti”.

I migranti ascoltati dagli investigatori della Squadra Mobile e del Gico hanno riferito di aver sborsato la somma di 130.000 dinari egiziani (poco meno di 7mila euro) per la traversata, descrivendo le attività poste in essere da alcuni soggetti che si comportavano come l’equipaggio del natante, poiché provvedevano a fornire cibo e acqua ai migranti, mantenevano l’ “ordine” a bordo e governavano l’imbarcazione permanendo nella parte superiore, andando giù in stiva – dove erano ammassate le oltre 500 persone – soltanto sporadicamente.

Sulla base degli elementi raccolti, tre soggetti, tutti di nazionalità egiziana, sono stati sottoposti a fermo per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e, espletate le formalità di rito, condotti nella casa circondariale di MessinaGazzi”.