MESSINA – È stato erogato per la prima volta a Messina il microcredito di libertà per le vittime di violenza domestica e di genere, con l’obiettivo di garantire e di promuovere l’autonomia e l’indipendenza economica delle donne.
L’iniziativa è stata finanziata con un fondo di 3 milioni di euro ed è stata prevista dall’accordo tra il Ministero delle Pari Opportunità, Abi, Federcasse, Caritas ed Ente Nazionale del Microcredito.
La prima vittima di violenza a godere del microcredito
A beneficiarne è stata proprio una vittima di violenza, presa in carico dal Centro Antiviolenza dell’associazione Evaluna e seguita dai servizi sociali del Comune di Messina, che hanno assistito e accompagnato lei e i suoi figli verso un percorso di ripresa e guarigione.
Grazie all’intervento del vicedirettore e referente del servizio microcredito della Caritas di Catania, Salvo Pappalardo, la donna è riuscita ad ottenere i finanziamenti dalla Banca UniCredit di Messina, somme che le sarebbero state utili a garantire ai figli un ambiente di vita più confortevole e una ripresa economica dai debiti accumulati dal distacco con l’ex compagno.
Le parole della presidente di Evaluna
“Il microcredito, infatti, può essere erogato, oltre che per fini sociali, anche per la creazione di attività di autoimprenditoria, favorendo così l’emancipazione e l’autonomia di chi ha scelto di vivere libera dalla violenza“. Così spiega la presidente dell’associazione Evaluna, Concetta Restuccia, la quale auspica che queste misure di prestito a tasso agevolato possano essere a disposizione di tutte le vittime bisognose di riscatto e nuove opportunità, anche quelle che che non sarebbero, normalmente, ammesse ad un prestito bancario.