Dalla gioia al dolore, Elisa muore a venti giorni dal parto

Dalla gioia al dolore, Elisa muore a venti giorni dal parto

MESSINA – È morta a venti giorni dal parto, Elisa Pierangioli, una donna di 40 anni originaria di Campagnatico (Grosseto) ma che dal 2018 viveva in Sicilia col marito. Una gravidanza voluta, desiderata da diversi anni, ma che alla fine si è trasformata in tragedia. Dalla gioia alle lacrime, il passo è stato breve per i familiari della vittima.

La vicenda

Dopo aver dato alla luce una bambina con parto cesareo in un ospedale di Palermo, è stata dimessa. Elisa lamentava dolori al ventre sin dalla sera stessa delle dimissioni, dopo essere stata curata insieme alla figlia, a cui era stata diagnosticata una infezione.

Portata all’ospedale Sant’Agata di Milazzo, grazie a una Tac, i medici riscontrano nella donna una setticemia in “stato avanzato“. Così a venti giorni dall’aver messo alla luce la sua bambina, Elisa è morta per cause che, al momento, si tingono di giallo. Le condizioni della bambina invece sono migliorate.

La famiglia adesso chiede giustizia e che sia fatta chiarezza sul perché la donna sia stata dimessa nonostante i dolori. A presentarsi dai carabinieri è stato il marito, Gianni, imprenditore edile. Elisa, invece, era la figlia di un consigliere di Maggioranza di Campagnatico, Luigi Pierangioli. Quest’ultimo, appresa la notizia, si è subito recato in Sicilia.

Indagini sono in corso, stabilita anche l’autopsia sulla salma della donna.

Federica Tarallo morta dopo parto prematuro: indagati 7 medici

Soltanto alcune settimane fa, nel Palermitano, un’altra giovane donna, Federica Tarallo, di appena 27 anni, perdeva la vita per complicazioni dopo il parto. Sette i medici indagati dopo la presentazione di denuncia dei familiari. L’iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Palermo è un provvedimento per consentire alle parti interessate di nominare consulenti che partecipino all’autopsia sul corpo della giovane donna. L’ipotesi di reato formulata dai pubblici ministeri Clio Di Guardo e Ludovica D’Alessio è di omicidio colposo. Tra gli indagati c’è il personale medico che lavorava nel reparto di Maternità e Ginecologia dell’ospedale Ingrassia.

Federica era giunta all’ospedale Ingrassia di Palermo, dove era stata ricoverata e operata d’urgenzaper parto prematuro. Subito dopo il ricovero e il parto forzato perché era al settimo mese di gravidanza, sono sopraggiunte le complicazioni, e trasferita all’ospedale Villa Sofia, dove il suo cuore ha cessato di battere. La sua sofferenza si era protratta per cinque giorni, è andata via per sempre senza aver visto la sua bimba appena nata e che doveva essere la sua gioia per avercela fatta.

La sua situazione clinica era molto fragile, perché dovuta alla sua seconda gravidanza dopo un aborto che gli ha fatto perdere, in precedenza, due gemellini. Il ricordo immediato di Federica è stato quello di rappresentarla come una ragazza dal volto solare e amata da tutti.

In foto la vittima