TAORMINA – La Stazione dei carabinieri di Taormina ha denunciato un uomo di 72 anni, già noto alle Forze dell’Ordine, per la combustione illecita di rifiuti pericolosi. Durante un servizio di pattuglia, i carabinieri hanno notato una colonna di fumo nero proveniente da un’area rurale nel Comune di Taormina. Arrivati sul posto, hanno sorpreso l’uomo mentre bruciava un cumulo di rifiuti situati su un terreno agricolo vicino all’autostrada circostante, tra cui pneumatici, parti di auto, materassi e mobili in legno.
I vigili del fuoco sono stati chiamati per spegnere le fiamme e prevenire danni all’ambiente, oltre a impedire che il fuoco si propagasse sul tratto autostradale circostante e mettesse a rischio gli automobilisti in transito.
Purtroppo l’incendio di rifiuti può causare gravi danni ambientali. Quando i rifiuti vengono bruciati, rilasciano sostanze chimiche tossiche nell’aria, come diossine e furani, che possono causare problemi respiratori e aumentare il rischio di cancro. Inoltre, l’incendio di rifiuti può contaminare il suolo e le acque sotterranee circostanti, rendendole inutilizzabili per lungo tempo. L’incendio di rifiuti può anche danneggiare la fauna selvatica e distruggere l’habitat naturale degli animali.
Per questi motivi, l’incendio di rifiuti è considerato un reato ambientale grave e può essere perseguito dalla legge. Nonostante i continui interventi da parte delle forze dell’ordine e le campagne di sensibilizzazione, sono numerosi i casi di incendi di rifiuti in modo non autorizzato. Spesso questo è causato dalla mancanza di servizi ma anche dal risparmio di denaro: alcuni cittadini preferiscono bruciare i rifiuti per evitare di pagare il costo del servizio di gestione, causando un danno oltre che ambientale anche per le casse degli enti pubblici.
In tema di danno ambientale, quest’estate un vasto incendio si è verificato nello stabilimento della Ecomac ad Augusta nel siracusano, specializzata nello smaltimento dei rifiuti. Il rogo è divampato all’interno dell’azienda, dove è andato a fuoco il materiale plastico, causando una densa nube nera visibile da molte miglia di distanza. Le operazioni di spegnimento dell’incendio sono state condotte dai vigili del fuoco di Augusta e Lentini. Non è ancora chiaro se il rogo sia stato causato dolosamente. La nube di fumo nero ha destato allarme tra i cittadini di Priolo e Augusta, che hanno inizialmente pensato che l’incendio stesse avvenendo nella zona industriale.