Botte, insulti e minacce alla moglie davanti ai figli: incubo iniziato nel 2017 si conclude con gli arresti domiciliari

Botte, insulti e minacce alla moglie davanti ai figli: incubo iniziato nel 2017 si conclude con gli arresti domiciliari

PATTI – Ieri pomeriggio, i poliziotti del commissariato di polizia di Patti (Messina) hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un uomo di 49 anni, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei confronti della moglie.

Il provvedimento è l’epilogo di una lunga e articolata attività di indagine svolta dagli agenti del commissariato di Patti, coordinati dalla Procura della Repubblica della stessa città.

I dati raccolti, anche sulla base delle dichiarazioni di persone vicine al nucleo familiare, hanno consentito di ricostruire il lungo periodo, iniziato nel 2017, caratterizzato da violenze fisiche e psicologiche, vessazioni e umiliazioni: l’uomo, infatti, molto spesso si dimostrava aggressivo nei confronti della moglie, per lui oggetto di forte gelosia e possessione, la quale veniva costretta a subire percosse, ingiurie e minacce, a volte anche in presenza dei figli.

I poliziotti di Patti hanno seguito da vicino la vicenda, registrando ogni episodio, fino a delineare quello che il giudice ha definito come un vero e proprio programma criminoso, animato dalla sola intenzione di vessare la vittima.

Alla luce dei fatti, il giudice per le indagini preliminari, su richiesta del sostituto procuratore, ha emesso nei confronti dell’uomo un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.