MESSINA – La Corte d’Appello di Messina ha assolto “perché il fatto non sussiste” l’ex procuratore di Ragusa e poi procuratore aggiunto di Catania Carmelo Petralia, oggi in pensione.
Non si configurerebbe, quindi, il reato di abuso d’ufficio prima ipotizzato. In primo grado, invece, per gli stessi fatti, il gup lo aveva condannato a un anno, pena sospesa.
L’ipotesi d’accusa originaria era legata a un caso d’abuso d’ufficio perché l’ex magistrato avrebbe volontariamente omesso di indagare su un amico, l’imprenditore Giovanni Giudice, accusato in origine di tentata estorsione, non esercitando per 6 anni l’azione penale e facendo così prescrivere l’inchiesta a suo carico.
L’imprenditore Giudice in quel contesto era indagato per reati fiscali relativi a false fatturazioni.