Aggressione a due amministratori comunali durante le operazioni di distribuzione dell’acqua

Aggressione a due amministratori comunali durante le operazioni di distribuzione dell’acqua

MESSINA – Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Messina e del Commissariato di Milazzo hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di due soggetti. Sono ritenuti responsabili di aver aggredito fisicamente e verbalmente amministratori di un comune della fascia tirrenica, causando l’interruzione della fornitura di acqua potabile secondo l’ordine determinato dalle Autorità. Per questi fatti ai malviventi sono contestati i reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale e interruzione di un pubblico servizio.

L’aggressione agli amministratori comunali

Al fine di fronteggiare la sempre più pressante crisi idrica, l’Amministrazione comunale aveva programmato le attività di rifornimento di acqua delle diverse aree cittadine con lo scopo di assecondare con particolare priorità le R.S.A., le famiglie con disabili e, di seguito, le attività commerciali.

Lo scorso agosto, durante le operazioni di rifornimento di acqua potabile all’interno di un condominio, alcuni soggetti hanno contattato gli stessi amministratori comunali, presenti durante le attività di distribuzione a mezzo autobotte, al fine di condizionare le modalità di approvvigionamento a favore di uno stabilimento balneare della zona.

In un crescendo di gesti intimidatori, i pubblici ufficiali, che inizialmente si erano frapposti, i malviventi hanno apertamente minacciato e aggredito gli amministratori: uno in particolare ha anche speso la propria caratura criminale di appartenenza a noto clan mafioso messinese.

Cosa emerge dalle indagini

Gli sviluppi investigativi hanno consentito di accertare che in una escalation di condotte gli amministratori, pressati dalle gravi minacce ricevute, avevano sospeso il rifornimento in corso e dirottato l’autobotte allo stabilimento balneare per garantire la fornitura d’acqua, scavalcando il legittimo ordine predisposto dalle autorità.

Scatta la detenzione domiciliare

La Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto ha richiesto un provvedimento restrittivo al Gip, che ha condiviso il quadro probatorio prospettato ed ha applicato la misura della custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti degli indagati. Uno di questi, in un primo momento si era reso irreperibile: è stato arrestato nella tarda serata di ieri all’esito di intense ricerche da parte degli investigatori della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Milazzo.