MESSINA – “Quanto sta accadendo è gravissimo e non può lasciarci indifferenti”. Inizia così il consigliere comunale e capogruppo del gruppo consiliare “Basile Sindaco”, Francesco Cipolla. Quest’ultimo interviene all’indomani degli ultimi fatti di cronaca che hanno coinvolto due minori a Messina.
Uno alla Villetta Quasimodo, dove un minorenne è stato aggredito da alcuni coetanei per pochi spiccioli, e l’altro a Villaggio Aldisio, dove un tredicenne ha accoltellato un dodicenne per futili motivi.
Intanto i quattro tunisini protagonisti della prima aggressione sono stati arrestati. La polizia ha subito rintracciato gli aggressori, di età compresa fra 19 e 22 anni, alcuni con regolare permesso di soggiorno, altri in attesa di ottenere il documento. L’accusa per loro è di lesioni e rapina.
L’aggressione è avvenuta nella serata di ieri. I quattro nordafricani hanno conosciuto il 15enne e si sono intrattenuti con lui. Approfittando della sua buona fede, lo hanno invitato a seguirli. Con una scusa lo hanno portato con loro all’interno della villetta Quasimodo, in via Tommaso Cannizzaro, a quell’ora già completamente deserta. Prima gli hanno chiesto di consegnare tutto il denaro che aveva con sé ed al suo rifiuto hanno cominciato a colpirlo con calci e pugni, procurandogli delle ferite al volto.
I quattro si sono impossessati di 20 euro che il ragazzo aveva nella tasca del giubbotto e sono fuggiti. Rimasto da solo, il giovane ha telefonato alla madre che a sua volta ha avvertito il 112. All’arrivo dei poliziotti il ragazzino era dolorante e sanguinante in volto e piangeva impaurito. Medicato al Pronto Soccorso dell’ospedale Piemonte è stato giudicato guaribile in dieci giorni.
“Si tratta di fatti che devono far riflettere tutti – aggiunge il consigliere comunale –. Le istituzioni non possono restare indifferenti di fronte al disagio dei nostri ragazzi, per questo ho chiesto la convocazione di una seduta della commissione servizi sociali che possa mettere in rete tutti i soggetti coinvolti per comprendere quali misure si possano adottare per contenere tali fenomeni, assodata la presenza su tutto il territorio cittadino di otto Centri Socio-Educativi per Minori e Famiglie che mirano non solo all’aggregazione e alla socializzazione, ma soprattutto al potenziamento di strategie ed interventi mirati al contenimento e alla prevenzione delle varie forme di disagio familiare, scolastico e sociale. Una rete di strutture che forniscono sostegno psicologico e sociale per i ragazzi soprattutto in quei contesti dove più alti sono i livelli di marginalità sociale“.
“Una seduta – conclude Cipolla – cui siano presenti i rappresentanti delle Forze dell’ordine, i vertici della Messina Social City e l’assessora alle politiche sociali Alessandra Calafiore al fine di comprendere l’entità del fenomeno e le strategie da mettere in campo“.
Foto di repertorio
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