Mazzette al comune di Pachino, Dimartino scarcerato

Mazzette al comune di Pachino, Dimartino scarcerato

PACHINO  Giuseppe Dimartino, ex funzionario, arrestato a Pozzallo lo scorso 30 marzo insieme all’ex vicesindaco di Pachino Aldo Russo, per una presunta mazzetta, fino ad oggi agli arresti domiciliari, è stato scarcerato e posto all’obbligo di dimora a Pachino con la prescrizione del divieto di allontanarsi da casa dalle otto di sera alle sette del mattino. Lo ha deciso la quinta sezione penale del Tribunale del Riesame di Catania. Dimartino è accusato di concussione in concorso.

Le indagini

C’è una tangente da 25mila euro per convincere la maggioranza del Consiglio comunale di Pachino, nel Siracusano, a rilasciare una concessione edilizia, dietro l’arresto di Alfio Russo e di Giuseppe Dimartino. È questa la cifra richiesta ad un imprenditore ragusano (titolare di una società immobiliare) che, anziché pagare ha informato la polizia. L’amministratore cittadino è stato beccato con la mazzetta in mano ed è subito scattato l’arresto da parte della polizia che ha condotto le indagini.

Secondo le indagini, coordinate dalla Procura di Ragusa, nel 2020 la vittima aveva richiesto all’Ufficio tecnico comunale di Pachino il permesso di costruire un edificio di medie dimensioni destinato alla vendita. Il permesso ha ricevuto il parere favorevole dello stesso ufficio due anni dopo. Il passo successivo era l’approvazione da parte del Consiglio comunale, prevista per aprile. Secondo la Procura di Ragusa, l’imprenditore avrebbe ricevuto una richiesta di incontro dal vicesindaco di Pachino, “con l’obiettivo di ottenere una somma di denaro per definire favorevolmente la sua pratica, poiché, a suo dire, alcuni consiglieri non erano d’accordo con l’approvazione“. Tuttavia, la vittima ha denunciato l’accaduto ed è scattata un’operazione di polizia.

Foto di repertorio