Leggere o non leggere…a noi la scelta!

Leggere o non leggere…a noi la scelta!

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

Negli ultimi anni l’interesse per la lettura  è diminuito a causa dello sviluppo della tecnologia: tablet, cellulare, serie tv e film, catturano maggiormente l’attenzione dei giovani.

Le nuove generazioni seguono la moda  di  postare foto, selfie o qualsiasi cosa che ritrae i vari momenti della giornata e fanno passare in  secondo piano l’importanza dell’antico e bel libro.

I giovani di oggi trascorrono il tempo libero giocando ai videogiochi, chattando, usando i social media o guardando la TV, altri praticano sport, in pochi leggono  libri e fumetti.

Capita che di un  libro venga realizzato un film o una serie tv e i ragazzi preferiscono guardare, piuttosto che leggere, perché è meno stancante e meno noioso.

Inoltre un’ altra conseguenza dell’uso dei dispositivi elettronici è che molti  adolescenti non hanno più la capacità di saper scrivere in modo  corretto perché sono abituati ad utilizzare abbreviazioni, immagini o messaggi vocali. 

Leggere in questi anni sta diventando una consuetudine di pochi e chi lo fa, viene considerato fuori dal normale proprio perché oggi il libro è considerato obsoleto o utilizzato da ragazzi che sono reputati “secchioni”, asociali o a persone che non hanno niente da fare durante la giornata. Queste forme di  pregiudizio allontanano dalla lettura. 

Leggere dovrebbe essere per noi giovani un piacere e non un obbligo, imposto da altri, perché altrimenti il libro non verrebbe apprezzato  e non si comprenderebbe l’utilità del messaggio dell’autore. 

Esistono molti generi letterari che soddisfano ogni esigenza e ogni gusto personale come: i grandi classici, il genere fantasy, quello romance, il giallo e tanti altri.

Il mondo della lettura è molto vasto e molto difficile da spiegare a parole e da capire se non si comprendono le emozioni di conforto e di piacere che si provano quando si legge. Così come i generi esistono tanti autori che grazie alla loro scrittura hanno trasmesso dei valori  a chi ha apprezzato i loro capolavori. Il lettore nei libri può trovare informazioni importanti e trarre delle lezioni di vita. Inoltre molti studi affermano che leggere aumenta la capacità di immaginazione, la nostra creatività e stimola i nostri pensieri. Quindi, per il proprio bene, è importante ritagliarsi del tempo per leggere, trovare la concentrazione giusta e liberare la mente per accogliere nuove informazioni ed elaborarle.

Anche per un bambino piccolo è importante crescere tenendo un libro in mano perché  da grande avrà più predisposizione alla lettura. Inoltre è importante perché, già dalla tenera età, i bambini possono capire, grazie ai testi, la differenza tra il bene e il male.

Emanuela Esposito Amato, scrittrice, ricercatrice e docente di francese, conosciuta per il suo libro intitolato “Uno squillo per Joséphine”, ha dichiarato che “Se il libro circola in famiglia, se uno dei genitori legge al bambino una storia, una favola, mentre scivola nel sonno si creerà quella sana abitudine e aspettativa che durerà nel tempo. Il bambino prenderà dimestichezza con la parola. Prima in versione orale, e poi, in seguito, in modalità scritta”. 

I bambini nei primi anni di vita cercano di imitare gli atteggiamenti delle persone che gli stanno intorno perché tendono a voler diventare come loro e a comportarsi nel loro stesso modo e quindi si potrebbe sviluppare un’adorazione per la lettura. 

In conclusione, leggere aiuta a viaggiare con la mente, permette di rifugiarsi in un mondo in cui vorremmo vivere e a superare momenti bui della nostra esistenza. La percentuale delle persone che non leggono nemmeno un libro dovrebbe diminuire perché il mondo della lettura ha molto da offrire ai lettori e anche la scuola ha un ruolo importante per fare avvicinare i giovani al meraviglioso mondo della lettura.

 

Serena Licciardello II A, I.P.S.S.E.O.A. “Karol Wojtyla” Catania.