Le buone maniere nell’era digitale: il Galateo dimenticato dalla società contemporanea – PARTE PRIMA

Le buone maniere nell’era digitale: il Galateo dimenticato dalla società contemporanea – PARTE PRIMA

ITALIAOggi ha inizio una nuova rubrica denominata Le buone maniere nell’era digitale: Il Galateo dimenticato dalla società contemporanea.

Ogni martedì affronteremo un viaggio diverso intrinseco di approfondimenti e interpretazione del passato e una visione contemporanea del Bob Ton dimenticato.

Note storiche sul Galateo

Il Galateo, conosciuto anche come “Il Galateo overo de’ costumi“, è un trattato di buone maniere scritto da Monsignor Giovanni Della Casa nel XVI secolo. Il vademecum si presenta come una guida per la vita quotidiana, destinata alla nobiltà e alla borghesia del Rinascimento.

Non è solo un libro di regole, ma di istruzioni di buone maniere più famosi della letteratura italiana. Scritto nel XVI secolo, questo libro ha avuto una grande diffusione in Italia e in Europa, diventando un punto di riferimento per tutti coloro che cercavano di imparare le regole della buona educazione.

Il Galateo di Della Casa è anche una vera e propria opera letteraria, strutturata secondo i canoni platonici del dialogo.

Il protagonista del libro è lo stesso autore, che si rivolge al giovane nipote Annibale per insegnargli le regole della vita di società. Attraverso una serie di storie e situazioni comuni a tutti, Della Casa cerca di stuzzicare il pensiero del ragazzo, motivandolo ad adottare comportamenti virtuosi e a evitare quelli che possono essere considerati maleducati.

Infatti, il libro è pieno di esempi continui dei concetti espressi, che vengono utilizzati per far riflettere il giovane Annibale e per spiegargli le ragioni delle regole di buona educazione.

Grazie a questa scelta stilistica, il Galateo di Della Casa ha avuto una grande fortuna, superando in popolarità molti altri trattati che si limitavano a elencare le regole di buona educazione senza mai motivarle.

Il Galateo di Della Casa fu ispirato dall’amico Galeazzo Florimonte, vescovo di Sessa Aurunca, nel Casertano. Il titolo Galateo deriva dalla versione latina del nome del prelato (Galàtheus), ma questo nome proprio si è trasformato nel corso del tempo in sinonimo di educazione e di buone maniere.

Grazie alla sua scrittura elegante e alla sua capacità di motivare le regole di buona educazione, questo libro è ancora oggi uno strumento utile per chiunque volesse imparare a comportarsi in modo corretto e virtuoso nella vita di società.

Un elemento chiave del persistente successo del libro, che si è protratto per secoli, risiede nel fatto che, nonostante sia stato scritto da un ecclesiastico e ispirato da principi cristiani, l’opera è essenzialmente di natura secolare.

Il galateo, ovvero l’insieme di regole e norme che regolano il comportamento sociale e la buona educazione, è un argomento di grande interesse per molte persone.

Sebbene le sue origini possano essere fatte risalire a tempi antichi, il galateo rimane ancora oggi un elemento importante nella società contemporanea.

Uno dei principali motivi per cui il galateo è ancora così rilevante è che si concentra sulla buona educazione e sulla cortesia, due aspetti che sono sempre stati fondamentali nella comunicazione e nella convivenza umana.

Inoltre, il galateo si basa su principi universali che vanno oltre le barriere culturali e linguistiche, che lo rendono particolarmente adatto a un mondo sempre più globalizzato.

Tuttavia, come accade spesso con le opere antiche, il galateo può anche essere visto come rappresentativo del tempo in cui è stato scritto, con tutte le conseguenti limitazioni e pregiudizi. Ad esempio, alcuni critici hanno notato una certa tendenza maschilista in alcuni degli insegnamenti contenuti nel galateo.

È importante, tuttavia, considerare il contesto storico in cui queste norme sono state stabilite.

In un mondo in cui i ruoli di genere erano rigidamente definiti, molte delle regole del galateo riflettono semplicemente le aspettative sociali dell’epoca. Tuttavia, ciò non significa che l’opera sia intrinsecamente maschilista. Al contrario, molti dei suoi insegnamenti sono particolarmente attenti alle donne e al loro ruolo nella società.

Ad esempio, il galateo incoraggia le donne ad avere una buona educazione e a partecipare attivamente alla vita pubblica.

Inoltre, si sottolinea l’importanza di rispettare e valorizzare le donne, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella famiglia e nella comunità.

Il galateo è un’opera che va al di là del suo tempo e dei suoi limiti culturali. Sebbene possa essere criticato per alcuni dei suoi insegnamenti, la sua importanza e la sua rilevanza rimangono ancora oggi evidenti. Come un prezioso tesoro della cultura umana, ci ricorda l’importanza della cortesia, della buona educazione e del rispetto reciproco, valori fondamentali per la convivenza pacifica e armoniosa nella nostra società.

È stato scritto in un’epoca in cui le regole sociali erano rigidamente definite e rispettate.

Questo insieme di norme è stato in grado di fornire una guida per il comportamento corretto, sia nella vita privata che in quella pubblica. Grazie al galateo, è stato possibile stabilire una serie di regole che consentono a tutti di interagire in modo rispettoso e civile.

Inoltre, il galateo non è solo un’opera che appartiene al passato, ma rimane ancora oggi un elemento importante nella società contemporanea.

In molti paesi esteri, le norme di buon comportamento sono state inserite tra le materie di studio nelle scuole dell’obbligo. Monsignor Della Casa sosteneva, infatti, che la buona educazione debba essere insegnata fin da piccoli, in modo da creare una società più civile e rispettosa. In particolare, dedicò il suo libro ai giovani, poiché riteneva che fossero particolarmente duttili e inclini a migliorarsi.

Egli credeva che la formazione delle buone maniere e della cultura civica fosse fondamentale per la loro crescita personale e professionale.

Conoscere le regole del galateo può, altresì, essere un fattore determinante per ottenere un lavoro o un contratto importante.

Inoltre, le buone maniere possono essere utilizzate anche come strumento di marketing personale, poiché mostrano rispetto e attenzione per gli altri.

Questa visione della formazione culturale e sociale è ancora oggi di grande importanza. I giovani di oggi sono i cittadini del futuro e la loro formazione culturale e civica è fondamentale per costruire una società migliore.

Infine, l’istruzione alla buona educazione e alle buone maniere può avere un effetto positivo anche sulla vita privata, migliorando le relazioni interpersonali e la qualità della vita.

Le quattro parti del Galateo: una guida completa all’etichetta

L’opera è divisa in quattro parti e tratta di vari argomenti:

  • La prima parte riguarda la condotta a tavola, e offre consigli sul comportamento durante i pasti, sulla scelta del cibo e sulla corretta gestione delle posate.
  • La seconda parte si occupa dell’abbigliamento, e fornisce indicazioni sull’abbigliamento adatto in diverse occasioni, sulla cura del proprio aspetto e sulla scelta dei colori.
  • La terza parte è dedicata alla conversazione, ed è considerata una delle parti più importanti del trattato. Monsignor Della Casa offre consigli sulle regole del dialogo, sulla corretta pronuncia delle parole e sulla scelta degli argomenti. Inoltre, il Galateo tratta anche della gestione delle relazioni sociali, dell’etichetta nelle visite e nella corrispondenza, della gestione degli inviti e delle presentazioni.
  • La quarta e ultima parte del Galateo si occupa di altri argomenti, come ad esempio il comportamento durante le cerimonie pubbliche e private, le regole del gioco e della caccia, la cura della salute e della casa.

In epoche successive, il Galateo subì alcune modifiche e aggiornamenti, per adeguarsi ai cambiamenti sociali e culturali del tempo. Ad esempio, nel XIX secolo vennero aggiunti capitoli sui rapporti tra i sessi e sull’etichetta degli spettacoli teatrali.

Prima parte: modi corretti di comportarsi a tavola durante i pasti

Monsignore Della Casa sottolinea l’importanza di comportarsi in modo corretto durante i pasti, non solo per ragioni di buona educazione, ma anche per questioni di igiene e rispetto degli altri commensali.

Le regole di comportamento a tavola, descritte da monsignor Della Casa, sono ancora oggi molto attuali e utili per chi vuole distinguersi per la propria eleganza e raffinatezza. Innanzitutto, egli sottolinea l’importanza di lavarsi le mani prima di sedersi a tavola, così da evitare di portare germi e batteri sulla tavola e sulle posate.

Un’altra regola importante è quella di usare il tovagliolo in modo corretto, evitando di sporcarlo e di usarlo per pulirsi il viso o le mani. Inoltre, bisogna evitare di parlare con la bocca piena e di fare rumori fastidiosi durante il pasto.

Monsignore Della Casa consiglia, inoltre, di non mettere mai i gomiti sulla tavola e di non appoggiare il pane sul tavolo, ma di tenerlo sul piatto o sul tovagliolo. Altresì, sottolinea l’importanza di non prendere troppo cibo sulle posate, per evitare di sporcarsi o di fare cadere il cibo.

Infine, consiglia di non parlare troppo durante il pasto, ma di lasciare spazio alla conversazione degli altri commensali. In questo modo si dimostra rispetto per gli altri e si evitano discussioni spiacevoli o imbarazzanti.

Seguendo queste regole si dimostra rispetto per gli altri commensali e si contribuisce a creare un’atmosfera piacevole e conviviale a tavola.

È importante ricordare l’importanza del buon comportamento a tavola non solo per il rispetto delle regole sociali, ma anche per la propria immagine e reputazione. Monsignor Della Casa sottolinea, altresì, l’importanza di non ungersi troppo le dita quando si mangia, evitando di lasciare segni di unto sui piatti o sui tovaglioli.

Inoltre, il libro di Della Casa si estende anche ai camerieri, che sono tenuti a mantenere un comportamento impeccabile. Evitare di grattarsi la testa o le parti intime davanti agli altri ospiti è solo una delle molte regole che devono essere rispettate dai camerieri.

L’educazione a tavola è, quindi, un aspetto importante della nostra vita sociale. Imparare a comportarsi correttamente a tavola non solo dimostra rispetto per gli altri commensali, ma anche per se stessi e la propria immagine.

Il comportamento dei camerieri a tavola riveste un ruolo fondamentale per la riuscita di un pranzo o di una cena. Monsignor Della Casa sottolinea l’importanza che i camerieri evitino di tossire in sala e di compiere gesti che possano far pensare a una cattiva igiene.

Il cameriere, infatti, deve presentarsi come un professionista in grado di garantire un servizio impeccabile. Questo implica un comportamento corretto, che rispetti le regole della buona educazione, ma anche un’attenzione particolare all’igiene personale.

In particolare, Monsignor Della Casa raccomanda di evitare di soffiare sul pane o su cibi abbrustoliti, poiché ciò potrebbe far pensare ad una cattiva igiene. Meglio utilizzare un coltello per pulire i resti della brace e poi mangiare il cibo in modo più dignitoso. Inoltre, l’autore consiglia di non offrire mai il proprio fazzoletto di stoffa, anche se pulitissimo, agli altri commensali, poiché ciò potrebbe disgustarli.

Infine, Monsignor Della Casa raccomanda di non parlare troppo vicino alle persone e di non alitare sul loro viso. Anche se pensiamo che il nostro alito non abbia cattivo odore, non siamo sicuri di ciò, soprattutto dopo i pasti.

Inizialmente, Monsignor Della Casa, sottolinea l’importanza di non fare rumore mentre si mangia, evitando quindi di schioccare la bocca o di fare rumori con le posate. Inoltre, è importante mangiare con calma e con moderazione, evitando di ingozzarsi e di affrettarsi durante i pasti.

Scelta del cibo

Il Galateo di Della Casa tratta anche dell’importanza della scelta del cibo, consigliando di preferire sempre prodotti freschi e di stagione. Inoltre, è importante rispettare le tradizioni culinarie locali e di non esagerare con le quantità di cibo servite.

Consiglia, in primo luogo, di evitare di scegliere il cibo in modo troppo avido o vorace. Egli suggerisce di mostrare moderazione e di evitare di esibire troppa avidità o desiderio per il cibo. Questo consiglio è ancora oggi valido, poiché la moderazione è sempre importante quando si tratta di cibo.

In secondo luogo, il galateo suggerisce di evitare di scegliere il cibo in base alla propria preferenza personale. In altre parole, non si dovrebbe scegliere un piatto solo perché lo si preferisce, ma si dovrebbe invece prendere in considerazione le preferenze degli altri commensali e scegliere un piatto che piaccia a tutti. Questo consiglio è particolarmente importante quando si mangia con altre persone, poiché non si vuole fare la figura dell’egoista.

In terzo luogo, si sottolinea l’importanza di scegliere il cibo con attenzione e di non essere troppo esigenti o critici riguardo al cibo che viene servito. Egli suggerisce di mostrare gratitudine per il cibo e di evitare di esprimere giudizi negativi riguardo alla qualità o alla preparazione del cibo. Questo consiglio è ancora oggi valido, poiché la gratitudine è sempre importante quando si riceve qualcosa di cui si beneficia.

In quarto luogo, il galateo suggerisce di evitare di fare troppi cambiamenti o richieste speciali riguardo al cibo che viene servito. In altre parole, se il cibo viene servito in un certo modo, si dovrebbe accettarlo così com’è e non cercare di modificarlo troppo o di fare troppe richieste al cuoco o al servizio. Questo consiglio è particolarmente importante quando si mangia fuori, poiché non si vuole creare problemi o mettere in difficoltà il personale del ristorante o del servizio.

Infine, il galateo sottolinea l’importanza di mangiare con moderazione e di evitare di esagerare con il cibo. Egli suggerisce di mangiare lentamente, di masticare bene e di evitare di mangiare troppo velocemente o di riempirsi troppo. Questo consiglio è ancora oggi valido, poiché la moderazione è sempre importante quando si tratta di cibo e perché mangiare troppo in fretta può portare a problemi di digestione o a una cattiva salute.

L’utilizzo corretto delle posate durante i pasti

Un altro aspetto importante, che viene trattato nella prima parte del Galateo, riguarda la corretta gestione delle posate. Esploreremo i principali consigli offerti dal galateo riguardo alla gestione delle posate e come questi possano essere applicati ai nostri giorni. Inoltre, è importante sapere quale posata utilizzare per ogni portata e di non confondere il pane con il tovagliolo.

In secondo luogo, il galateo consiglia di utilizzare le posate in modo sequenziale, seguendo l’ordine corretto dei piatti. In altre parole, si dovrebbe iniziare con le posate più esterne e procedere verso quelle più interne, a seconda del piatto che si sta mangiando. Questo consiglio è ancora oggi valido, poiché utilizzare le posate in modo corretto e seguendo l’ordine corretto dei piatti è segno di buona educazione e di rispetto per la tradizione gastronomica.

In terzo luogo, Monsignor della Casa, sottolinea l’importanza di non utilizzare le posate per altri scopi diversi dal loro uso originale. Ad esempio, le posate non dovrebbero essere utilizzate come strumenti per tagliare o per aprire bottiglie o barattoli. Questo consiglio è ancora oggi valido, poiché utilizzare le posate per scopi diversi da quello per cui sono state concepite può danneggiarle e rovinarle.

In quarto luogo, il galateo suggerisce di utilizzare le posate con attenzione e di non farle cadere o sbattere sul tavolo o sul piatto. Egli consiglia di prestare attenzione al movimento delle posate e di evitare di farle cadere accidentalmente o di sbatterle contro gli altri commensali. Questo consiglio è ancora oggi valido, poiché utilizzare le posate con attenzione e delicatezza è segno di buona educazione e di rispetto per gli altri commensali.

Infine, il galateo sottolinea l’importanza di posare le posate sul piatto in modo corretto alla fine del pasto. Egli consiglia di posare le posate in modo ordinato e preciso, seguendo la posizione corretta sul piatto e senza lasciarle cadere o farle sbattere. Questo consiglio è ancora oggi valido, poiché posare le posate in modo corretto alla fine del pasto è segno di buona educazione e di rispetto per il servizio e per gli altri commensali.

Comportamenti sbagliati a tavola nel XXI secolo

A tavola ci sono comportamenti sbagliati che possono essere fastidiosi per gli altri commensali e creare situazioni di disagio durante i pasti. Non tutti sono a conoscenza di questi comportamenti che spesso vengono sottovalutati. Vediamo, quindi, quali sono i comportamenti sbagliati a tavola da evitare.

Innanzitutto, è importante evitare di parlare a bocca piena. Masticare rumorosamente e parlare contemporaneamente può essere fastidioso per gli altri commensali e interrompere la conversazione. Anche se si vuole condividere un’idea, è sempre meglio aspettare di aver deglutito il boccone per iniziare a parlare.

Inoltre, è importante evitare di usare il cellulare a tavola. È sgarbato e poco educato rispondere alle chiamate o ai messaggi durante il pasto. Il cellulare può distrarre dalle conversazioni e dalla compagnia degli altri commensali. È meglio mettere il cellulare in modalità silenziosa e riporlo in borsa o in tasca per non essere tentati di controllarlo continuamente.

Un altro comportamento sbagliato a tavola è quello di incrociare le braccia sul petto o poggiare i gomiti sul tavolo. Questi atteggiamenti possono dare l’impressione di essere poco interessati alla conversazione o addirittura di voler andare via. Inoltre, appoggiare i gomiti sul tavolo può essere fastidioso per gli altri commensali, specialmente se lo spazio a tavola è limitato.

È importante evitare di prendere il cibo con le mani, a meno che non sia specificato che è consentito. Usare la forchetta e il coltello è più igienico e rispettoso degli altri commensali. Inoltre, è importante evitare di soffiare sul cibo caldo.

Infine, è sconsigliato iniziare a mangiare prima che tutti i commensali siano seduti a tavola e che il cibo sia servito. Inoltre, è importante evitare di servirsi da soli prima che gli altri commensali abbiano avuto la possibilità di prendere il cibo.

In conclusione, scegliere di comportarsi in modo educato e rispettoso degli altri commensali è importante per godere appieno dell’esperienza del pasto in compagnia.

Buona lettura