Facebook, attraverso le campagne Ads, è una delle piattaforme pubblicitarie più potenti che esistano oggi nel mondo. Oggigiorno, qualsiasi piano di digital marketing deve infatti prevedere l’utilizzo di Facebook Ads. Fare pubblicità attraverso i social network, è infatti una scelta pressoché obbligata per gran parte di aziende e professionisti, specialmente se i loro prodotti e i loro servizi si rivolgono ad una fascia di pubblico di età compresa fra i 25 e i 60 anni.
Tra l’altro, per come è concepita, la piattaforma pubblicitaria che mette a disposizione Facebook, è uno strumento assolutamente “democratico”, perché permette di investire qualsiasi cifra, anche 1 solo euro al giorno, per iniziare.
Non sempre, però, gli investimenti su Facebook Ads danno i risultati sperati. Talvolta, infatti, nella creazione e gestione di campagne Facebook Ads vengono commessi degli errori. Tali errori possono essere sostanzialmente di 2 tipi: uso scorretto della piattaforma dal punto di vista tecnologico o strategia di marketing e di comunicazione scadente e/o non adeguata.
In questo articolo andremo a vedere quali sono, e come evitare, i 5 errori più comuni su Facebook Ads.
Errore 1: Targeting del pubblico troppo ampio
Il primo dei 5 errori più comuni su Facebook Ads è quello di rivolgersi ad un pubblico troppo ampio. Spesso, si pensa che targettizzando un bacino di utenti molto ampio, si possono trovare tantissimi clienti. In realtà, invece, è fondamentale selezionare una fascia di pubblico ben precisa, segmentandola sulla base di fattori come i dati demografici, la geo localizzazione, gli interessi, le preferenze, le abitudini, eventuali problemi specifici, e ancora tanto altro.
Selezionando un pubblico troppo ampio, si corre il rischio di mostrare i tuoi annunci anche ad utenti non davvero interessati alla tua offerta, senza andare invece a colpire in maniera mirata e precisa la tua nicchia di riferimento. Così facendo, i costi per click aumenteranno per via dello scarso feedback da parte del pubblico.
Se quindi hai targetizzato un pubblico troppo ampio, provvedi a restringere il tuo bacino di utenti. La grandezza del target su Facebook Ads deve essere commisurato a fattori, quali, ad esempio, il numero di abitanti dell’area geografica d’interesse e il tuo budget da investire a fini pubblicitari.
D’altro canto, è comunque un errore selezionare un target troppo ristretto. In questo caso, infatti, corri il rischio di esaurire molto velocemente gli utenti da raggiungere e di veder aumentare i costi per click.
Errore 2: Non testare abbastanza varianti di annunci
Per fare ed ottimizzare campagne Facebook Ads non esiste una sola e univoca regola valida per tutti i casi e i contesti. La strategia migliore, infatti, dipende da una pluralità di fattori, come i prodotti/servizi che si offrono, gli obiettivi di business che si desidera ottenere e il ciclo di vita dei clienti.
Tutto deve quindi essere personalizzato e studiato su misura per la propria azienda e il proprio business. Per trovare qual è la soluzione più adatta per la tua azienda, il metodo migliore e più efficace da mettere in pratica è testare diverse varianti di annunci e monitorarne i risultati, così da verificare cosa funziona per il tuo pubblico e la tua attività, e cosa invece non funziona. Sulla base dei risultati ottenuti da questi confronti, potrai quindi stabilire le tipologie di annunci più performanti per la tua attività e le scelte strategiche più efficaci.
Errore 3: Ignorare le metriche di performance
Se si vuole investire in Facebook Ads, studiare una campagna strategica e specifica per il proprio business è solo il primo passo da compiere. Una volta attivata la campagna, non bisogna dimenticarsene, ma è anzi necessario monitorare il suo andamento, analizzando i risultati, per capire cosa effettivamente funziona e quali invece sono i suoi punti deboli.
Un consulente Facebook ads è il professionista più adatto per monitorare le metriche di performance della tua campagna Facebook Ads.
Se dopo circa una settimana dall’uscita della campagna, si nota che questa risulta inefficace e non dà i risultati sperati, è necessario intervenire con piccoli aggiustamenti e modifiche affinché la campagna stessa diventi più performante.
Anche se una campagna genera tanto traffico, può non convertire. Analizzare il suo andamento e studiare i dati, permette di capire, ad un occhio esperto del settore, di capire qual è il problema.
In linea generale, è indispensabile monitorare ogni campagna attiva almeno una volta a settimana, per non spendere quote di budget inutilmente.
Errore 4: Budgeting inadeguato o mal gestito
Il budget di una campagna Facebook Ads è la somma di denaro da investire in Facebook affinché gestisca la visualizzazione delle nostre inserzioni. In pratica, più soldi investi e maggiori sono le possibilità di guadagnare in visibilità rispetto ai tuoi competitors.
È fondamentale offrire al sistema un budget adeguato per mostrare le visualizzazioni. Altrimenti, l’algoritmo mostrerà la tua inserzione alle solite persone (magari neppure proprio in target), evitando invece di andare a rintracciare un campione di utenti valido e in linea con la targettizzazione specificata.
È chiaro che maggiori sono le aspettative di ritorno e più il budget da investire deve essere piuttosto consistente. Tuttavia, non è possibile indicare una cifra esatta che possa andare bene per qualsiasi campagna e inserzione. In linea generale, possiamo comunque dire che investire meno di 20 euro al giorno per singola inserzione è piuttosto inutile.
Sempre parlando di budget, un altro dei 5 errori più comuni su Facebook Ads è la mal gestione del budget. Soprattutto chi è all’inizio, pensa che possa essere produttivo lanciare più inserzioni in contemporanea, così da raggiungere in maniera massiva e più consistente il proprio target.
In realtà, questa tecnica di gestione del budget è controproducente. Anzitutto, c’è il forte rischio di bombardare sempre le stesse persone, facendo visualizzare loro troppe inserzioni nello stesso periodo di tempo e senza un senso logico.
In secondo luogo, questa strategia può provocare uno spreco di denaro investito, in quanto il budget stabilito viene suddiviso fra le varie inserzioni, finendo col destinare ad ogni campagna un budget non adeguato. Un budget troppo esiguo non permette all’algoritmo di lavorare in maniera corretta, e quindi di assicurare un risultato soddisfacente.
Errore 5: Creatività poco accattivante e non ottimizzata
Nel creare campagne con Facebook Ads, la questione budget e la definizione del pubblico in target non sono gli unici parametri da valutare con grande attenzione perché soggetti a forte criticità. È infatti fondamentale investire in contenuti originali, accattivanti e ottimizzati.
Poiché, oggigiorno, praticamente tutti utilizzano i social per pubblicizzare e promuovere sé stessi e le proprie attività, è fondamentale studiare e creare delle inserzioni in grado di fare la differenza e che emergano da quelle dei competitor.
Migliaia di inserzioni, infatti, sono fra loro tutte simili. Non comunicano nulla di nuovo, ma sono tutte cose già viste. Poco incisive e ben poco originali, cadono quindi nella banalità, non suscitando alcuna empatia né emozione nell’utente che scorre lo schermo.
Nella creazione di una inserzione per Facebook Ads è quindi di estrema importanza investire anche nell’aspetto creativo, con un buon contenuto visivo (foto, immagine o video) di grande impatto, e dei testi ben scritti, corretti sia dal punto di vista grammaticale ed ortografico, utili e realmente interessanti, e in grado di sorprendere l’utente con qualcosa di nuovo e di ancora non visto né sentito.
Per quanto riguarda il copy, occorre prestare attenzione alla lunghezza del testo, che non deve essere esageratamente eccessiva. Facebook, infatti, segnala questa criticità, pur approvando l’annuncio. In caso di segnalazione, è bene non ignorare l’avvertimento ma provvedere con gli opportuni aggiustamenti. Lo stesso vale per la quantità di testo all’interno delle immagini. Facebook prevede che lo spazio dell’immagine sia occupato da una parte testuale che non occupi più del 20% dello spazio disponibile. Anche in questo caso, è bene ridurre la quantità di testo per evitare penalizzazioni.
Sull’immagine ci si deve limitare a poche parole che esprimono concetti utili ed incisivi. Il corpo del testo va poi approfondito nel vero e proprio copy. Un escamotage può essere quello di utilizzare il formato carosello, che permette di inserire più descrizioni, ognuna per le varie immagini che scorrono.