ITALIA – Sembrava soltanto un brutto incubo quando l’attaccante macedone Traijkovski ha “sparato” in rete il pallone dello 0-1 nel secondo minuto di recupero della ripresa di Italia-Macedonia del Nord, “gelando” lo stadio Renzo Barbera di Palermo.
Invece è tutto vero: per la seconda edizione consecutiva la nostra Nazionale di calcio non prenderà parte ai prossimi Mondiali, quest’anno in programma in Qatar. Una vera disfatta, l’ennesima, per il calcio del Bel Paese che dovrà pagare la sensazione di fallimento e delusione di non poter ancora una volta esultare e sostenere la propria Nazionale nel torneo calcistico per antonomasia.
La disfatta non è la sola. Partendo dalle competizioni europee come la Champions League (la più importante del continente) con Milan, Inter, Juventus e l’Atalanta.
Nella maggiore competizione europea sono state entrambe eliminate, chi ai gironi come i rossoneri e “la Dea”, e chi agli ottavi come l’Inter per mano del Liverpool e la Juve – sorprendentemente – in casa con un pesante passivo di 0-3 contro la “matricola” Villarreal. Un percorso che, per ironia della sorte, è sembrato essere solo un assaggio di quello a cui abbiamo assistito pochi giorni addietro a Palermo con la Nazionale di Mancini.
Quello di Wembley, che ci faceva sognare la notte dell’ 11 luglio dello scorso anno, sembra così essere diventato un vero e proprio “fuoco di paglia” di una sorta di “mal di vittoria” che si è abbattuto nuovamente nel calcio nostrano dopo la disfatta del novembre 2017 contro la Svezia, sotto la guida di mister Ventura.
Insomma, un triste epilogo per il nostro calcio, sport iconico nella nostra cultura e nella nostra “italianità” che ci ha da sempre contraddistinto. La speranza è quella di poter assistere a un rilancio con solide basi e scelte ragionate.
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