Lo Ius Soli Sportivo è un vantaggio, parola all’avvocato e agente FIFA Grigorio

Lo Ius Soli Sportivo è un vantaggio, parola all’avvocato e agente FIFA Grigorio

ITALIA – Da una piccola storia è nata una polemica prematura che parlava dell’abrogazione (notizia falsa) di una norma importantissima a livello nazionale come l’Ius Soli Sportivo.

Dare possibilità a tutti di fare carriera è un diritto, potenziare le squadre nazionali e promuovere la diversità culturale sono due elementi attenzionati dallo Stato.

Lo Ius Soli Sportivo è un vantaggio: ecco perché

Da contributo a professione il passo è lungo e tortuoso, la legge sportiva di cui parleremo con l’avvocato e agente FIFA Francesca Grigorio aiuta a compiere questo cammino.

L’Ius Soli sportivo – dichiara la Grigorio è il diritto del minore straniero di essere tesserato presso le federazioni sportive a partire dal compimento del decimo anno di età, dunque, senza avere acquisito ancora la cittadinanza italiana. In Italia, infatti, ricordiamo che viene applicato l’istituto dello ‘ius sanguinis’, pertanto soltanto i figli nati da genitori italiani sono riconosciuti dalla legge cittadini al momento della nascita, mentre per gli stranieri anche se nati in Italia è necessario che siano decorsi determinati anni e/o verificate delle condizioni per ottenerla. Pertanto, l’introduzione dello ius soli sportivo, ha dato finalmente la possibilità ai minori stranieri di svolgere l’attività sportiva alla stessa stregua dei minori italiani.  

Cosa recita l’Ius Soli Sportivo rinnovato

Da quanto si legge nel testo della riforma dello sport, l’integrazione sportiva dei minorenni senza cittadinanza non risulterebbe affatto abrogata, ma facilitata dalla presenza di un unico requisito: la dimostrazione di un anno di frequenza scolastica, fattore che estenderebbe a tutti i minori l’applicazione della normativa sportiva.

Per chiarire la faccenda relativa all’Ius Soli Sportivo, l’avvocato Grigorio spiega che “tale istituto, intanto non è abrogato, come è stato denunciato in un primo momento a seguito di un fatto successo a Reggio Emilia, dove alcuni minori stranieri benché siano nati e vissuti in Italia non sono stati tesserati presso il comitato della FIGC in quanto, a seguito della riforma il tesseramento dei minori stranieri si effettua con l’invio della documentazione non più al comitato territoriale bensì direttamente alla commissione tesseramenti istituita ad hoc per soli stranieri con sede a Roma.

La norma modificata – spiega la Grigorio non solo riconosce agli stranieri minori la possibilità di essere tesserati ma addirittura li agevola rispetto al passato perché è richiesto a loro di provare semplicemente la frequentazione scolastica da almeno un anno nonostante possano trovarsi temporaneamente non in regola con le norme relative all’ingresso e al soggiorno.

Dal vincolo sugli extracomunitari alla facilità di tesseramento

Se nel calcio prima esisteva un vincolo sul tesseramento di extracomunitari, negli ultimi anni questi limiti sembrano essere liberalizzati.

Il calcio – conclude l’avvocatosegue la vita di tutti i giorni, i flussi migratori favoriscono le società che si approcciano in questo mondo. Per fare un esempio, in Sicilia sono presenti molti calciatori provenienti dall’Africa come conseguenza del notevole susseguirsi di sbarchi“.

Ed ecco il vantaggio per le società: “I costi legati a questi ragazzi in cerca di fortuna sono sicuramente meno impegnativi perché basta dare loro un convitto e monitorare i progressi fatti nel tempo“.

La storia di Lamine Jammeh, da migrante a “gemma” dell’atletica leggera

Una storia che si collega alle righe precedenti è quella di Lamine Jammeh, allenato dal tecnico ed ex presidente provinciale della Fidal Catania Giuseppe Sciuto.

Come racconta il suo allenatore del Campo Scuola e suo dirigente societario Giuseppe Sciuto, Modou Lamin Jammeh è originario della Gambia, precisamente della città di Brikama.

Lamine è un ragazzo partito dal Gambia che fortunatamente è riuscito a fuggire dal carcere in Libia facendo rotta con la nave Diciotti verso la Sicilia. Attualmente si trova in una comunità, è iscritto a scuola e sta frequentando il Nautico.

Tesserato con la Federazione italiana come straniero

Jammeh – spiega Giuseppe Sciuto – è tesserato con la Federazione italiana come straniero, motivo per cui rappresenta la nazione del Gambia. In base ai meriti sportivi e agli anni di permanenza in Italia potrà essere tesserato come italiano equiparato. Le tempistiche per ottenere lo Ius Soli sono lunghe, accelerare l’iter dipende anche dalle prestazioni singole del ragazzo“.

Differenze tra tesseramento e cittadinanza

Tesseramento e cittadinanza sono due elementi da non confondere perché il primo si ottiene quando una persona, residente in Italia e con annesso permesso di soggiorno, vuole svolgere un’attività sportiva.

La legge sulla cittadinanza, invece, impone obbligatoriamente che la residenza sia legale (regolare permesso di soggiorno e continuità dell’iscrizione anagrafica), ininterrotta ed attuale fino alla conclusione della procedura di concessione della nazionalità.

Fonte foto ilquotidianoitaliano.com