ITALIA – Gli Esami di Stato, quest’anno più che mai, hanno visto un travagliato percorso ma, finalmente, questa settimana il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha firmato l’ordinanza, annunciata quasi 2 mesi fa, con tutti i dettagli su prove, crediti e composizione.
Ricordiamo, infatti, che la composizione degli attuali esami era stata proposta a inizio anno ma il Consiglio superiore della pubblica istruzione, che passa al vaglio ogni proposta, ne aveva richiesto la revisione, spingendo per l’eliminazione della seconda prova scritta.
Tra l’altro, come possiamo ben ricordare, l’annuncio del ritorno delle prove scritte aveva creato non poche lamentele e proteste da parte degli studenti che non ritenevano corretta la reintroduzione degli scritti dopo 2 anni tra didattica in presenza, mista e a distanza a causa dell’attuale pandemia da Covid.
Le nuove ordinanze sono state infatti illustrate alle Organizzazioni sindacali e sottoposte al parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Sono poi state successivamente inviate alle competenti Commissioni parlamentari per il loro vaglio, previsto dall’ultima legge di bilancio. I testi finali sono stati elaborati alla luce di questi passaggi e anche del confronto con le Consulte studentesche e con il Forum degli studenti, cui il Ministro ha partecipato direttamente.
“Abbiamo lavorato ai testi tenendo fermo un punto: siamo nelle condizioni di tornare progressivamente alla normalità – dichiara il Ministro Bianchi -. Non siamo ancora fuori dalla pandemia, dobbiamo ricordarcelo, ma quest’anno, grazie ai vaccini e alle misure di sicurezza decise dal governo, abbiamo garantito la continuità della scuola in presenza, fin dal primo giorno.
Abbiamo tenuto conto degli ultimi due anni vissuti dai nostri ragazzi – prosegue Bianchi -. Studentesse e studenti non devono avere paura di non farcela. Continueremo a sostenere le scuole, le ragazze e i ragazzi, accompagnandoli verso questo traguardo con tutti gli strumenti a nostra disposizione”.
Ma vediamo i dettagli e cosa differisce rispetto alla precedente ordinanza.
Prove scritte
La sessione d’Esame avrà inizio il 22 giugno 2022 alle 8.30, con la prima prova scritta di Italiano, che sarà predisposta su base nazionale.
La prova proporrà 7 tracce con 3 diverse tipologie:
- analisi e interpretazione del testo letterario;
- analisi e produzione di un testo argomentativo;
- riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
Il 23 giugno si proseguirà con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Le discipline saranno comunicate al termine dell’iter formale delle Ordinanze.
Ad esempio, Lingua e cultura latina per il Liceo classico, Matematica per lo Scientifico, Economia aziendale per l’Istituto Tecnico, Settore economico, Indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing”, Igiene e cultura medico-sanitaria per l’Istituto Professionale, Settore Servizi, Indirizzo “Servizi socio-sanitari”.
La predisposizione della seconda prova quest’anno sarà affidata ai singoli Istituti, in modo da tenere conto di quanto effettivamente svolto, anche in considerazione dell’emergenza sanitaria. Entro il prossimo 22 giugno i docenti che insegnano la disciplina oggetto del secondo scritto, e che fanno parte delle commissioni d’Esame di ciascuna scuola, dovranno elaborare tre proposte di tracce. Lo faranno sulla base delle informazioni contenute nei documenti predisposti dai Consigli di classe.
Tra queste proposte sarà sorteggiata, il giorno della prova, la traccia che sarà svolta da tutte le classi coinvolte. Se nella scuola è presente una sola classe di un determinato indirizzo, le tre proposte di tracce saranno elaborate dalla sottocommissione, sulla base delle proposte del docente che insegna la disciplina oggetto della seconda prova.
Tale decisione differisce dalla prima versione dell’ordinanza che prevedeva, invece, che la prova fosse affidata alla commissione d’esame. In generale numerose le differenze rispetto al periodo pre-pandemico, basta tener conto che prima dell’anno scolastico 2019/2020, la seconda prova era nazionale.
Colloquio orale
È previsto, poi, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto) che sarà sottoposto al candidato.
Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare:
- di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline;
- di aver maturato le competenze di Educazione civica;
- analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.
La commissione sarà composta da 6 commissari interni e un Presidente esterno. La formazione della commissione rimane quindi invariata rispetto all’anno precedente e al 2020.
Come di consueto, entro il 15 maggio 2022 il Consiglio di classe elaborerà il documento con il percorso formativo fatto dagli studenti, gli strumenti di valutazione utilizzati e gli obiettivi raggiunti, ponendo attenzione all’insegnamento trasversale dell’Educazione civica.
Valutazione
La valutazione finale resta in centesimi. Al credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 50 punti. Per quanto riguarda le prove scritte, a quella di Italiano saranno attribuiti fino a 15 punti, alla seconda prova fino a 10, al colloquio fino a 25. Si potrà ottenere la lode. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che pure saranno svolte, e lo svolgimento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento non costituiranno requisito di accesso alle prove.
Anche questa parte dell’ordinanza subisce delle variazioni sostanziali. Viene dato più peso al credito scolastico (che aumento di 10 punti) e all’orale (che aumenta di 5 punti) rispetto alla proposta di Gennaio. A scendere, quindi il valore degli scritti che passa da 40 a 25.
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