Tradizioni di Natale: storia e curiosità della zampogna, strumento tipico delle feste

Tradizioni di Natale: storia e curiosità della zampogna, strumento tipico delle feste

ITALIA – Il Natale è ormai arrivato e con lui le numerose tradizioni che si porta dietro. Tra le più antiche e importanti quella della zampogna.

Per gli italiani e i siciliani, particolarmente legati alle tradizioni, il Natale rappresenta da sempre una delle feste più ricche di riti, alcuni religiosi altri derivati da leggende.

Una presenza costante delle strade siciliane che accompagna l’arrivo del Natale è il suono della zampogna.

Gli Zampognari – suonatori agghindati con vecchi abiti tipici della cultura campestre – si aggiravano per le strade delle città e dei paesi per intrattenere i cittadini arricchendo l’atmosfera di una sacralità unica. Le antiche tradizione volevano che le persone accogliessero i suonatori all’interno delle loro abitazioni e, alla fine del concerto privato, veniva fatta un’offerta oppure donato del cibo.

Oggi la vista degli zampognari è diventata sempre più rara e l’assenza dei suonatori natalizi ha intaccato tutta l’atmosfera di festa.

Storia della Zampogna

La zampogna ha origini antichissime, in età classica veniva considerata come la trasformazione del flauto tanto apprezzato dal dio Pan e pare anche dall’imperatore Nerone.

Il collegamento al dio Pan spiega perché è diventato, nel corso dei secoli, lo strumento simbolo del Natale. Si narra che i sacerdoti per celebrare tale divinità intendessero creare uno strumento che rappresentasse la caratteristica principale del loro dio, ossia l’unione cosmica dell’elemento maschile con quello femminile.

Il dio Pan, infetti, veniva spesso raffigurato spesso con il flauto in una mano (elemento femminile) e il bastone nell’altra in rappresentanza del maschile. In occasione del solstizio di inverno il dio fondeva questi due elementi dando rinascita al sole.

In questa analogia di “nascita del nuovo ordine” potrebbe essere ritrovato il collegamento cristiano alla nascita di Gesù Bambino e per questo sarebbe divenuta una dei simboli del Santo Natale.

Dal medioevo in poi cominciò a diversificarsi assumendo delle caratteristi tipiche dei territori in cui veniva realizzata. Alcuni di questi esempi possono essere riscontrati nella cornamusa scozzese e irlandese, nella musetta francese e nella piva.

Sono noti due tipi differenti di zampogna: la prima con canne di diversa lunghezza e la seconda con canne di uguale lunghezza collegate a un otre di pelle. In passato questo strumento era strettamente collegato alla vita rurale tanto da scandirne i momenti salienti dell’anno agricolo.

Curiosità

Le zampogne sono spesse adornate di nastri e fiocchi rossi e cornetti che svolgono un ruolo fondamentali. Non si tratta solo di elementi decorativi ma di veri e propri amuleti posti in protezione del malocchio.

Il repertorio degli zampognari è principalmente collegato alla cultura dei campi e i canti tipici sono rappresentati da tarantelle e da musiche pastorali accompagnate da canti popolari.

Fonte foto Pixabay.com