Sparire senza dire addio: quando l’amore diventa silenzio

Sparire senza dire addio: quando l’amore diventa silenzio

Ogni settimana, in questa rubrica, esploriamo le sfumature complesse delle relazioni moderne. Questa settimana affrontiamo un fenomeno purtroppo sempre più diffuso e doloroso: il ghosting.

Hai mai sentito quel vuoto improvviso, come se qualcuno avesse spento la luce e fosse uscito dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle come se tu non fossi lì dentro? È così che ci lascia il ghoster. Nessuna spiegazione, solo assenza. A volte cerchiamo risposte dove non ce ne sono e ci colpevolizziamo per errori mai commessi. Questo articolo è un abbraccio a chi è stato lasciato nel silenzio e un invito a ricostruire la fiducia in se stesso partendo dalla semplice verità: chi sparisce non merita le nostre lacrime.

Ghosting significa “diventare un fantasma”, è una persona che scompare dalla nostra vita senza spiegazioni, senza un addio, senza un minimo di rispetto. Si interrompono tutte le forme di comunicazione: chiamate, messaggi, email. La vittima si trova abbandonata nel vuoto e nella confusione, lasciata a interrogarsi su cosa abbia sbagliato.

 

Perché una persona decide di sparire? Non si tratta solo di immaturità o di una forma di crudeltà. Spesso, dietro al ghosting si nascondono paure profonde legate alla gestione della relazione o verità scomode e non accettabili dall’altro. Vediamone alcune.

  • Scappare diventa un modo inconscio per proteggersi dal dolore di una potenziale delusione o di un abbandono percepito come imminente. Dietro la fuga, quindi, non c’è semplice cattiveria ma paura di soffrire.

 

  • A volte è una manifestazione di rabbia o risentimento non espressi direttamente, un modo per comunicare in modo indiretto un disagio senza affrontare il conflitto: ghosting “passivo-aggressivo”.
  • Il ghosting come rifugio dalla complessità emotiva: alcune persone evitano il confronto diretto perché non sanno gestire emozioni complesse come la tristezza, la rabbia o la delusione. Il silenzio, quindi, diventa la soluzione più semplice.
  • In alcuni casi, il ghosting può essere un test per il partner. Se la vittima si dispera eccessivamente, il ghoster potrebbe confermare la propria convinzione di essere di fronte ad una persona dipendente che può essere facilmente manipolata. Questo atteggiamento è messo in atto spesso da chi presenta una personalità narcisista, da cui è meglio stare lontani.  

 

  • Infine, il ghosting può essere, e spesso lo è, una tattica utilizzata da chi cerca solo incontri sessuali occasionali e non desidera alcuna forma di coinvolgimento emotivo o di relazione a lungo termine.  In questo caso, una volta ottenuto ciò che desidera, si scompare senza lasciare traccia, lasciando la vittima confusa e ferita. 

Il ghosting lascia cicatrici profonde nella persona “fantasmata”. La mancanza di chiusura è una batosta per l’autostima: la vittima può mettere in discussione il proprio valore e le proprie capacità relazionali. E condiziona le relazioni future: l’esperienza del ghosting può rendere difficile fidarsi degli altri e costruire relazioni sane.

Cosa fare se si è vittima di ghosting?

Accettate la situazione: è difficile, ma fondamentale riconoscere che la relazione è finita e che la responsabilità della chiusura non è vostra.

Smettete di cercare spiegazioni o di colpevolizzarvi: il comportamento del “fantasma” riflette i suoi problemi, non i vostri difetti.

 

– Concentratevi sul vostro benessere e sulla costruzione di relazioni più sane e rispettose in futuro. Ricordatevi il vostro valore.

Cercate supporto: parlare con amici, familiari o uno psicologo può aiutare a elaborare il trauma e a ritrovare la serenità.

Imparate da questa esperienza e non lasciate che il fantasma del passato vi impedisca di vivere un futuro sereno.

Scrivimi o raccontami la tua esperienza su info@counselingcatania.it

ILARIA EVOLA