ITALIA – Si sa, mangiare d’estate diventa spesso difficile e, a meno che non si tratti di episodi sporadici, sono in pochi a volersi cimentare nella cucina tra il caldo dei fornelli. Eppure l’estate dà l’opportunità di poter godere maggiormente quelle ricette “da frigo”, dunque più fresche e facili da conservare, di quanto non faccia l’inverno.
Di queste una delle più amate è senza dubbio l’insalata russa, esistente dentro il frigo in più versioni appartenenti però a due grandi gruppi: l’originale e la ricetta light. Ovviamente a far storcere un po’ il naso è la massiccia presenza della maionese all’interno del piatto, ma questo non è per tutti un ostacolo.
Sembra strano, ma dietro una semplice insalata russa risiede una storia che inizierebbe già nell‘800.
Si cominciò a diffondere in Italia alla fine dell’Ottocento, come prova la ricetta inserita nel noto libro di cucina “Re dei cuochi”, nell’edizione del 1868. Poi, all’inizio del Novecento Pellegrino Artusi lo inserì nella sua nota opera di culinaria e Ada Boni la riportò nel “Talismano della felicità” nel 1929, così che negli anni Trenta del Novecento era ormai un piatto popolare in tutta Italia.
Sarebbero molte le possibili origini del nome dell’insalata russa:
Secondo questa ipotesi la nascita del piatto risalirebbe alla seconda metà dell’Ottocento, quando Lucien Olivier, cuoco russo di origine belga, lo propose all’interno di un ristorante di cucina locale, ma dal “carattere” francese, unendo così le due culture. La ricetta riscosse così tanto successo che l’“insalata Olivier” divenne il piatto simbolo del locale. In un secondo momento la ricetta (prima segreta) si sarebbe diffusa fino a ottenere la fama di cui gode adesso.
Secondo questa ipotesi l’insalata si chiama russa perché, durante l’invasione francese in Russia, un politico francese, Lucien Olivier l’aveva introdotta nel paese.
In realtà sono diverse le ipotetiche origini italiane dell’insalata russa, divise a seconda del loro tempo storico e della parte d’Italia. Secondo l’origine italiana piemontese esisteva nell’800 una insalata rusa (cioè rossa) che prevedeva l’uso di barbabietole. Secondo alcune fonti, il piatto sarebbe stato proposto da un cuoco di corte dei Savoia, in occasione della visita dello zar in Italia, che per l’occasione utilizzò prodotti tipici russi come le patate o le carote.
Per quel che riguarda l’origine italiana Cinquecentesca, prima di arrivare in Russia l’insalata si era diffusa in Francia nel periodo di Caterina de’ Medici, che portò con sé nel Paese alcuni suoi cuochi che a loro volta portarono la ricetta: secondo questa teoria, l’origine dell’insalata russa non sarebbe francese, bensì italiana.
Un’ultima ipotesi tutta italiana non si rifà alla storia originaria del piatto, ma al suo nome che prenderebbe la denominazione “russa” dalle modalità di distribuzione del piatto. Il “servizio alla russa” infatti era un pasto in cui le portate venivano servite tutte insieme sulla tavola.
Secondo quest’ultima ipotesi, il piatto sarebbe stato una creazione di Bona Sforza, che lo introdusse in Polonia, dove sarebbe poi stato modificato.
INGREDIENTI:
Sbucciate le patate e le carote, lavatele e tagliatele a cubetti piccoli; la grandezza ideale da dare ai cubetti è appena più grande della dimensione dei piselli. Trasferite tutte le verdure nel cestello di una vaporiera. Appena l’acqua bolle, posizionate il cestello, mettete il coperchio e cuocete per 10 – 15 minuti; in ogni caso saranno le patate a determinare la cottura delle altre verdure, quindi cotte le patate spegnete il fuoco. Conclusa la cottura, fate raffreddare completamente le verdure.
Trasferite le verdure ormai fredde in una ciotola, aggiungete le uova sode tritate, quindi condite con sale e pepe secondo i vostri gusti e con un po’ di aceto. Mischiate tutto fino a distribuire uniformemente gli ingredienti.
Mettete la maionese in una ciotola e mischiatela con un vasetto di yogurt bianco non zuccherato; nell’insalata russa tradizionale non è previsto l’uso dello yogurt, ma facendo così il gusto della maionese diventa più delicato e meno “grasso”.
Mischiate adesso la maionese alle verdure con dei movimenti delicati al fine di non “rompere” i cubetti.
Fonte immagine fattoincasadabenedetta.it
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