Emergenza Covid-19: nuove disposizioni in materia di sovraindebitamento

Emergenza Covid-19: nuove disposizioni in materia di sovraindebitamento

La situazione pandemica che affligge l’Italia oramai da un anno ha causato un evidente aggravamento delle condizioni economiche di famiglie ed imprese italiane.

Infatti, è sotto gli occhi di tutti che la chiusura di numerose attività commerciali, unitamente alla diffusa perdita dell’occupazione, contribuiscono a minacciare seriamente la serenità familiare.

 

Da quanto emerge, l’esposizione debitoria di molti soggetti è aumentata dopo il lockdown, per cui è divenuto indispensabile ricorrere al credito per fronteggiare spese non preventivate oppure semplicemente per ottenere liquidità necessaria alla sopravvivenza.

 

Nel tentativo di sostenere gli italiani che versano in condizioni critiche, le Autorità competenti sono intervenute con l’introduzione di molteplici misure a supporto del reddito.

In particolar modo, in tema di sovraindebitamento merita menzione il Decreto Ristori in vigore dal 25 dicembre scorso, le cui disposizioni anticipano talune previsioni contenute nel Codice della Crisi che vedrà la luce a fine 2021 e tendono allo snellimento delle procedure attualmente vigenti anche per tutelare la figura del debitore.

 

A solo titolo esemplificativo, è bene porre l’attenzione sull’introduzione di una procedura unica di composizione della crisi per tutti coloro che facciano parte della stessa famiglia, per tale intendendosi i parenti entro il quarto grado e gli affini entro il secondo grado.

Una ulteriore e rilevante novità è rappresentata dall’esame del profilo soggettivo del debitore: infatti, per accedere ad un accordo con i creditori non ancora soddisfatti, gli organismi a tal fine predisposti sono tenuti a valutare che il privato/consumatore non abbia aggravato la propria debitoria con colpa grave, frode o malafede e che l’imprenditore non abbia compiuto atti diretti a raggirare la controparte.

Tanto è vero che sono previste sanzioni a carico degli operatori che non valutino la meritevolezza creditizia del richiedente.

 

Tuttavia, nelle ipotesi in cui l’esposizione debitoria di un soggetto non sia tale da compromettere in modo definitivo le sue risorse, questi può ricorrere ad un prestito di consolidamento debiti.

Si tratta di una tipologia di finanziamento che ha come scopo quello di estinguere i prestiti in corso in modo da versare ogni mese soltanto una rata che sia complessivamente inferiore alla somma delle singole rate versate in precedenza.

A mezzo di questo prestito, il richiedente può anche decidere di acquisire ulteriore liquidità, potendo negoziare con l’istituto di credito erogante un tasso di interesse più vantaggioso rispetto al passato.

La domanda di accesso al prestito per consolidamento debiti può essere avanzata o come specifico prestito oppure, per gli aventi diritto, anche sotto forma di cessione del quinto dello stipendio e della pensione (per ulteriori approfondimenti sul prestito per consolidamento debiti:

https://www.zonaprestiti.com/consolidamentodebiti.htm).