ITALIA – Parere favorevole del Consiglio dei ministri alla proposta di mediazione sulla riforma del processo penale. La proposta, frutto di un’attività di negoziazione del Partito Democratico con il ministro Orlando, avrebbe avuto anche il via libera da parte del Movimento 5 Stelle dopo diverse ore di dibattiti accesi.
Si prospettano adesso tempi più estesi, fino a sei anni in appello, per i processi per delitti con aggravante mafiosa, nella fase transitoria di entrata in vigore della nuova prescrizione, fino al 2024. Dal 2025, invece, l’appello scenderà a 5 anni.
Il ministro Cartabia, al termine del Consiglio dei ministri che si è svolto a Palazzo Chigi, ha assicurato che c’è “l’impegno a ritirare tutti gli emendamenti presentati dalle forze di maggioranza con l’obiettivo di concludere nei prossimi giorni“.
“Abbiamo apportato degli aggiustamenti – prosegue – come annunciato la scorsa settimana con Draghi, alla luce del dibattito molto vivace che si è sviluppato in queste settimane sia da parte delle forze politiche che degli operatori e degli uffici giudiziari che saranno i primi ad essere chiamati alla grande sfida di implementare una riforma così significativa e innovativa nel nostro Paese“.
“L’obiettivo è garantire una giustizia celere, nel rispetto della ragionevole durata del processo, e allo stesso tempo garantire che nessun processo vada in fumo“, conclude. La riforma della giustizia verrà discussa alla Camera il prossimo 1° agosto alle ore 14 e non dovrebbe essere posta la fiducia.
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