ITALIA – Situazione di crisi per le famiglie italiane che quest’anno stanno dovendo tagliare gli acquisti alimentari per complessivi 5,5 miliardi di euro. La causa è sempre la stessa: il caro-prezzi. Ad accendere i riflettori sulla questione è il Codacons, commentando la nuova carta “Dedicata a te”, fornita dal Governo alle persone in difficoltà.
Nell’ultimo periodo gli acquisti degli italiani in ambito alimentare sono crollati, con una diminuzione del -3,8% su base annua. a fronte di una spesa per cibi e bevande che, a causa del caro-prezzi, sale in valore di oltre il doppio, +7,7%. Questo significa che, al netto degli effetti dell’inflazione, una famiglia con due figli taglia la spesa alimentare in media per 292 euro annui, con minori acquisti nel comparto pari a complessivi -5,5 miliardi di euro in Italia.
Uno studio condotto dal Codacons attesta come per alcuni prodotti di largo consumo l’inflazione sia ancora troppo alta: è il caso dello zucchero, i cui listini al dettaglio aumentano nell’ultimo mese del +46,6% rispetto allo scorso anno, o del riso (+32,4%), mentre i prezzi dell’olio d’oliva salgono in media del +26,6%. Rincari pesanti anche per patate (+26,5%), latte conservato (+25,7%), gelati (+19,9%), uova (+13,5%), acqua minerale (+12,9%), pesce surgelato (+12,6%).
Per Francesco Tanasi, professore dell’Università San Raffaele, “il Governo farebbe meglio ad adottare misure tese a far scendere sul lungo periodo i listini al dettaglio per tutti i consumatori, e combattere le speculazioni che incidono sui prezzi affossando i consumi a danno dell’intera economia nazionale“.
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