ITALIA – San Nicola, santo protettore di bambini e marinai, celebrato in tutto il mondo.
Una figura portante del cattolicesimo, spesso associata a quella di Babbo Natale, è quella di San Nicola. Il santo, tra i più celebrati della storia, in realtà ha poco a che vedere con la leggenda del Babbo portatore di doni ma alcune leggende a lui connesse fanno emergere dei collegamenti con la tradizione natalizia e dell’epifania.
Origini della Festa di San Nicola
La vera festa di San Nicola viene celebrata il 6 dicembre. Col trascorrere del tempo venne nominato il protettore di diverse categorie grazie alle storie nate attorno alla sua figura.
Nato in Turchia tra il 260 e il 280 d. C. da una famiglia ricca, a seguito della morte dei genitori ereditò un considerevole patrimonio che sembra venne utilizzato per sostenere e dare aiuto a chi ne avesse bisogno. Morì a Myra verso il 326 d.C, dove venne sepolto fino a quando la città non cadde nelle mani dei musulmani.
A seguito della conquista della città da parte dei nemici, Venezia e Bari entrarono in competizione per chi dovesse conservare le spoglie di San Nicola. I primi a partire furono i baresi che organizzarono una spedizione di 62 marinai che il 9 maggio riuscirono a portare le spoglie del santo in città.
Durante la prima Crociata i veneziani approdarono a Myra, dove fu loro indicato il sepolcro vuoto dal quale i baresi avevano trafugato le ossa.
Qualcuno rammentò di aver visto celebrare le cerimonie più importanti, non sull’altare maggiore, ma in un ambiente secondario dove i baresi non erano arrivati e in cui i veneziani trovarono una gran quantità di frammenti ossei che i baresi non avevano potuto prelevare.
Le reliquie vennero traslate nell’abbazia di San Nicolò del Lido, il santo venne quindi proclamato protettore della flotta della Serenissima e la chiesa divenne un importante luogo di culto.
Grazie anche alla sua opera di diffusione della nostra religione, San Nicola divenne già nel Medioevo uno dei santi più popolari del cristianesimo e protagonista di molte leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e defraudati.
Protettore dei marinai
Noto per avere contribuito alla diffusione del cattolicesimo ai suoi albori, durante un viaggio per un pellegrinaggio verso la Terra Santa, i pellegrini vennero colti da una tempesta che rischiò di farli morire annegati. Tutti i presenti erano preparati al peggio, allora San Nicola si inginocchiò e cominciò a pregare fino a quando le condizioni del mare si calmarono e la tempesta svanì nel nulla.
Viene anche celebrato come il patrono dei bambini
San Nicola viene considerato benefattore dei bambini grazie a numerose storie – vere o presunte – che sono associate ad alcuni suoi miracoli.
Una di queste narra del miracolo dei 3 fratelli resuscitati dopo essere stati uccisi e nascosti sotto sale da un macellaio. I tre bambini si erano allontanati da casa per eseguire dei lavori nei campi quando, a tarda sera, chiesero ingenuamente ospitalità a un macellaio. L’uomo accolse i bambini per poi ucciderli. Sette anni dopo San Nicola incontrò l’uomo che lo fece accomodare all’interno della sua abitazione dove ebbe l’opportunità di compiere il miracolo.
Il culto del Santo nei secoli si è diffuso in numerose parti del mondo, assumendo caratteristiche tipiche in ogni città. Per esempio in molti Paesi europei è usanza mettere la sera del 5 dicembre gli stivali fuori dalla porta di casa in modo che il santo possa riempirli di noci, mandarini e biscotti.
Questa tradizione è molto sentita anche in alcune zone del Nord Italia della provincia di Trieste, in tutta l’Alto Adige, Monfalcone(ex provincia di Trieste), Bari e Gualdo Tadino.
Anche il cantautore e cantastorie Vinicio Capossela è molto legato alla tradizione del Santo, portatore di doni artigianali “che non si butta via ogni volta“, e protettore degli scolari. Lo racconta in una diretta pubblicata su Facebook.
Fonte foto Fonte Festa di San Nicola a Trecastagni Facebook