Domani, 28 marzo 2021, si celebra la Domenica delle Palme. Si apre così la Settimana Santa che porterà a Pasqua 2021, la seconda da quando l’emergenza Covid ha stravolto il modo di affrontare le festività.
Perché si celebra la Domenica delle Palme?
In occasione della Domenica delle Palme, nella religione cristiana, si ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Nelle scene tramandate dai testi religiosi (tutti i Vangeli propongono un resoconto di questo importante momento della vita di Cristo), si ricorda l’arrivo del figlio di Dio in sella a un asino, circondato da palme e cittadini in festa.
Come quella della Pasqua, la data cambia ogni anno a seconda di calcoli legati al calendario lunare. La Domenica delle Palme è osservata non solo dai cristiani cattolici, ma anche dagli ortodossi e da alcune Chiese protestanti. Con essa, come già accennato, si apre la Settimana Santa, che culmina nella fine della Quaresima (Giovedì Santo) e nella Pasqua del Signore la domenica successiva.
I simboli e le tradizioni della Domenica delle Palme
Le palme e i ramoscelli d’ulivo sono il simbolo prediletto di questa celebrazione religiosa. In genere, quando non esisteva il Covid e gli assembramenti non erano un problema, i fedeli erano soliti riunirsi in massa di fronte alle chiese di ogni luogo per far benedire dei ramoscelli, successivamente distribuiti ad amici e parenti.
Un simbolo di fede, di pace e del sacrificio stesso di Cristo, morto per redimere l’umanità dal peccato.
Covid e Pasqua 2021, messe e Settimana Santa: cosa cambierà?
Come lo scorso anno, non sarà una Pasqua come le altre. Il Covid, purtroppo, ha trasformato molte tradizioni e abitudini, portando perfino la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) a diramare un protocollo da seguire in occasione delle celebrazioni (qui tutte le indicazioni utili).
I divieti verranno rispettati? Qualche dubbio sulla risposta c’è, purtroppo, sia per i fedeli che per chi normalmente si riversa per strada nel tentativo di vendere o offrire qualche palma ai passanti. Le messe potranno essere regolarmente celebrate, nel rispetto delle norme anti-contagio, ma in tanti prediligeranno la soluzione “online” per evitare la folla che normalmente arriva in chiesa nei giorni di festa.
Foto LaPresse – Stefano Costantino – da SkyTg24